Lettera aperta agli operai di Genova da parte del Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti
Operai,
cittadini e mamme di Genova, siamo venuti a conoscenza, tramite
giornali e televisioni nazionali, delle vostre proteste dovute alle
notizie di messa in “libertà” degli operai dei vostri stabilimenti del
gruppo ILVA. Sempre tramite i media abbiamo addirittura appreso di
festeggiamenti dopo l’emanazione del decreto SALVA-ILVA.
Noi operai, cittadini e mamme di TARANTO vi poniamo alcune domande:
1. Come
vi sentireste se a causa delle malattie dovute all’inquinamento molte
donne fossero impossibilitate ad allattare i propri figli o addirittura
fossero costrette a rinunciare alla maternità?
2. Come
vi sentireste se le persone a voi più care, in particolare neonati e
bambini, fossero colpite da patologie oncologiche e non, strettamente
collegate all’inquinamento industriale?
3. Come
vi sentireste se ai vostri figli venisse vietato, per ordinanza emessa
dal sindaco a causa dell’inquinamento industriale, di giocare nei
giardini pubblici?
4. Come
vi sentireste se vietassero il pascolo delle vostre greggi per un
raggio di 20 km e distruggessero mitilicoltura e pescicoltura poiché il
terreno e il mare risultano contaminati in profondità di sostanze
tossiche, se mutilassero così il vostro territorio delle sue risorse
naturali ed economiche più peculiari, privando totalmente migliaia di
famiglie del loro sostentamento e impedendo di fatto anche lo sviluppo
futuro di lavoro alternativo?
5. Come vi sentireste voi operai se i primi ad essere colpiti dall’inquinamento industriale e dal ricatto occupazionale foste voi?
Ricordando
che in un recente passato la vostra città ed i paesi limitrofi hanno
dovuto lottare per i problemi sopra citati e che a seguito di queste
lotte (portate avanti in particolare dal COMITATO DONNE DI CORNIGLIANO) i
vostri diritti sono stati giustamente rispettati:
Chi meglio di voi può comprendere i nostri problemi?
Chiediamo con questo di
moderare il vostro sentimento di gioia e di comprendere e possibilmente
partecipare alle nostre iniziative di sensibilizzazione affinché i
nostri DIRITTI vengano rispettati come lo sono stati i vostri.
Non
dobbiamo pagare NOI insieme a VOI, con il ricatto occupazionale, una
situazione che sappiamo bene da chi è stata provocata, ossia GRUPPO RIVA
e STATO ITALIANO che devono farsi carico del reddito di tutti gli
operai coinvolti, garantendo da subito un LAVORO PULITO, in tutti gli
stabilimenti ILVA ITALIANI.
Pertanto,
ribadiamo con forza, convinti di essere nel giusto e di incontrare la
vostra solidarietà, il nostro NO al decreto legislativo denominato SALVA
ILVA in quanto anticostituzionale e privo di risoluzione ai problemi
occupazionali e di reddito, ambientali e di salute.
TARANTO
a questo decreto che salvaguarda solo i profitti del GRUPPO RIVA
risponderà con una manifestazione il 15 dicembre ed invita voi e
chiunque voglia unirsi a sostenere questo corteo.
SI AI DIRITTI, NO AI RICATTI
Il comitato cittadini e lavoratori liberi e pensanti
Nessun commento:
Posta un commento