"La legge appena varata caldeggia ... Misure innovative in grado di traguardare approdi dalla valenza etica nella realizzazione dei processi industriali"
Ma cosa vogliono dire?
Misure
Innovative
Traguardare
Approdi
Valenza
Etica
Realizzazione
Processi
Industriali
E' uno scioglilingua? E' un gioco di parole? Forse.Ci siamo rivolti a degli esperti in lingua PD.
Ci hanno suggerito che in caso di espressioni arcane come questa occorre prendere le iniziali di ogni parola (IMITAVERP) poi si scambia la lettera corrispondente all'iniziale del nome di chi le ha dette, Anna (a=1) con quella corrispondente alla somma delle iniziali, Anna Finocchiaro (A+F=1+6=7), per ottenere una sigla apparentemente incomprensibile (EMITAVIRP), che va invertita (PRIVATIME). Abbiamo ottenuto il significato contratto. Ma è acora oscuro.
A questo punto si stacca la P di PD e le successive 4 lettere corrispondenti alla D=4 di PD, per ottenere P-RIVA-TIME. Ora finalmente tutti coloro che sono a conoscenza della generosità di Riva verso il grande capo PD Bersani (100.000 euro "donati" per la sua precedente campagna elettorale...) possono trovare il senso delle parole della Finocchiaro su Taranto:
Per RIVA every TIME!
Ora che abbiamo svelato l'arcano. Buona lettura!
L’intervista – Anna Finocchiaro (Pd) fa il punto sull’Ilva e sulla sua candidatura a Taranto
“L’accusa di ‘assassina’ mi ha ferito molto…Taranto è una città esasperata, l’avamposto di un Sud in pericolo. Sempre più lacerato dalla modernità dei conflitti”. Anna Finocchiaro, capogruppo Pd al Senato, rivendica la propria storia: “Vengo da Priolo, conosco molto bene i dissidi che si schiudono dinanzi al binomio lavoro-salute. E’ il dramma della nostra epoca quello di riuscire a tenere assieme, portare a sintesi diritti egualmente importanti”. L’Avanti! ha fatto il punto con la capogruppo Finocchiaro sulla spinosa questione dell’Ilva di Taranto e sulla sua candidatura nella città pugliese.
Finocchiaro il decreto salva
Ilva, in realtà, supera questa antinomia. Persegue un’idea precisa:
ancor prima della salute, è importante proteggere il lavoro. La
sinistra, soprattutto quella di stampo riformista, si candida a
governare il Paese con queste credenziali?
La sinistra paga i ritardi accumulati
negli ultimi venti anni. Non si governa un Paese, complesso ed
articolato come il nostro, senza il varo di precise e robuste politiche
industriali. Il decreto Ilva segna un primo passo verso questa
direzione.
Verso quale direzione?
La legge appena varata caldeggia l’idea
che si possa produrre senza danneggiare la salute degli operai e delle
popolazioni residenti. Per la prima volta, nella nostra legislazione si
contempla il reato di danno sanitario. E, poi, è previsto l’esproprio
degli impianti qualora i Riva non dovessero rispettare gli impegni
assunti con la nuova Aia. Misure innovative in grado di traguardare
approdi dalla valenza etica nella realizzazione dei processi
industriali.
In una città dove si muore di
cancro più che in qualsiasi altro posto d’Italia, fa un certo effetto
sentire parlare di approdi etici nella ricerca del profitto.
E se avessimo chiuso l’Ilva, cosa
avremmo concluso? Prenda Bagnoli: aspettano ancora, dopo quasi
trent’anni, la bonifica del sito. E sa perché le bonifiche non si sono
più realizzate? Perché quella fabbrica è chiusa, non interessa a
nessuno. E’ un vuoto a perdere. Vogliamo che Taranto ripercorra
l’esperienza di Bagnoli?
Le primarie sono uno strumento di democrazia partecipata al pari di candidature, come la sua, calate dall’alto?
Il Pd di Puglia mi ha chiesto di
candidarmi qui a Taranto. Non me la sono sentita di rifiutare. Sono una
vecchia militante cosa posso farci. Per la storia dalla quale provengo
le scelte personali non possono che uniformarsi alle indicazioni del
partito.
In ultimo, quando un governo socialista è in grado di differenziarsi rispetto ad un esecutivo conservatore?
Quando pone al centro della propria
strategia politica il tema del lavoro. Non c’è sinistra se avanza la
precarietà e si lede la dignità dell’uomo. (Avanti)
Amen!
Eccovi il "santino" della Finocchiaro
Amen!
Eccovi il "santino" della Finocchiaro
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