Eppure abbiamo macinato chilometri per andare Bari, in Aula Consigliare, a chiedere limiti diversi dalle medie annue, per poter inserire nella famosa legge sul benzo(A)pirene di misurare le concentrazione di gas nocivi utilizzando la soglia di allarme, abbiamo scritto, occupato il nostro tempo per manifestare, per gridare che il problema è sanitario e non solo ambientale, abbiamo ascoltato qualcuno di importante, un baldo giovine, sceso da Roma per denunciare le condizioni sanitarie di questa città. IL Ministro Balduzzi ha sancito che i livelli di diossine non sono scesi di un microgrammo anche dopo la legge di Niki. Quel bel paesaggio fatto di operosità, diligenza e impegno per la nostra città sfiorisce e ci riporta alla dura realtà. Appena finito il discorso tutti scappano, gli impegni, la famiglia, non si possono attendere i cittadini, noi non contiamo, non abbiamo i numeri di cellulare diretti del potere, non possiamo rispondere alle loro affermazioni, noi dobbiamo ascoltare e dire grazie. Eppure sono anni che chiediamo rispetto e che solo grazie alla magistratura, finalmente, possiamo aspirare ad un mondo migliore per i nostri figli. Noi non possiamo chiamare Niki o il Sindaco per parlare dei nostri problemi, non abbiamo una lobby alle spalle che ci protegge. Non abbiamo 20.000 operai assunti a casa, quindi contiamo come il 2 di picche a briscola. Noi dobbiamo stare buoni, aspettare che finiscano di parlare e poi vederli sfilare davanti ai nostri occhi senza poter dire nulla.
Ma oggi io voglio finalmente dire che se siamo a questo punto è solo perché nessuno degli attori ha fatto nulla per questa città, le dimostrazioni sono davanti agli occhi di tutti, ultimi per la qualità della vita, migliaia di morti in pochi anni, per svariate malattie, Studio S.E.N.T.I.E.R.I. docet, una città invivibile, sporca, inquinata, le associazioni che si dividono, le istituzioni che adesso corrono ad appropriarsi di meriti che non gli appartengono perchè non ci sono miglioramenti per Taranto, tutti contro tutti. Nessuno si dimette tutto normale, neanche i giornalisti collusi hanno il coraggio di farsi da parte, anche loro hanno fatto il proprio dovere.
La città meriterebbe veramente un impegno diverso, io credo che siamo in una condizione che non chiede di fare il proprio dovere, bisogna fare di più, bisogna affrontare il problema di petto, basta firme ad occhi chiusi su AIA, e via libera per ogni impianto, basta raddoppi, le possibilità ci sono, lo ha confermato lo stesso Assennato, ricordandoci che : “Il Regio Decreto 1265 art.n°216 e 217 dà la potestà al Sindaco di intervenire su questo tipo di aziende” (cit. Assennato, Stati Generali dell’Arpa, Scuola G. Deledda, 18/12/2012) e che questa legge è stata recepita della AIA, affidando, a chi di potere, di intervenire in maniera drastica, interrompendo le cause di “malattie e morte” come riportato dalla Procura. L’impegno delle associazioni deve mettere da parte i propri fini e portare avanti un interesse comune, il nostro impegno ancora non basta, ci vuole di più.
Il Comitato Verità per Taranto Ascolta l'intervento di Assennato
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