mercoledì 26 dicembre 2012

E se "cantasse" Archinà?

«Il mio cachet per i figli dell'Ilva» Antonacci: controllerà un notaio
L'iniziativa per il concerto dell'8 dicembre a Taranto. «Un gesto a favore della mia Puglia, ci ho pensato»


Il suo compenso per i figli degli operai dell'Ilva a rischio licenziamento. È la «dedica» di Biagio Antonacci che l'8 dicembre sarà in concerto al Pala Mazzola di Taranto, nella Puglia che ama. «Ho deciso di avvalermi della consulenza del Notaio Luciano Quaggia a garanzia del fatto che la somma da me donata venga costantemente monitorata e utilizzata, in modo adeguatamente ed ufficialmente certificato, nel migliore dei modi», dice Antonacci. «Essendo molto legato alla terra di Puglia - dice ancora Antonacci - , la regione dalla quale in parte provengono le mie origini, per giorni e giorni ho pensato a lungo se fosse stato giusto suonare, cantare e fare spettacolo in occasione del concerto che il prossimo 8 dicembre terrò a Taranto, una città con una popolazione così fortemente colpita dalla vicenda dell'Ilva».

L'OBIETTIVO - «Ritengo che la cosa migliore in questi casi sia, per chi è in grado di farlo, intervenire direttamente al fine di dare un contributo reale e concreto. Come ho già fatto in passato, in altre situazioni, ho deciso di devolvere un importo pari al compenso spettante alla mia persona, quale corrispettivo per la mia prestazione artistica del concerto che terrò a Taranto, affinché possa servire realmente ad aiutare, almeno in parte, coloro che da questa vicenda vivono attualmente grosse difficoltà. Sostengo da sempre che certi gesti debbano essere fatti nel totale silenzio, senza che possano essere utilizzati e strumentalizzati per fini pubblicitari o personali, cosa che non desidero affatto, ma ho deciso di rendere pubblica questa mia azione al fine di far si che giungano alla mia persona, attraverso il notaio, più proposte da vagliare e tra le quali poter scegliere». (CdM)

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