«Il mio cachet per i figli dell'Ilva» Antonacci: controllerà un notaio
L'iniziativa per il concerto dell'8 dicembre a Taranto. «Un gesto a favore della mia Puglia, ci ho pensato»
Il suo compenso per i figli degli operai dell'Ilva a rischio
licenziamento. È la «dedica» di Biagio Antonacci che l'8 dicembre sarà
in concerto al Pala Mazzola di Taranto, nella Puglia che ama. «Ho deciso
di avvalermi della consulenza del Notaio Luciano Quaggia a garanzia del
fatto che la somma da me donata venga costantemente monitorata e
utilizzata, in modo adeguatamente ed ufficialmente certificato, nel
migliore dei modi», dice Antonacci. «Essendo molto legato alla terra di
Puglia - dice ancora Antonacci - , la regione dalla quale in parte
provengono le mie origini, per giorni e giorni ho pensato a lungo se
fosse stato giusto suonare, cantare e fare spettacolo in occasione del
concerto che il prossimo 8 dicembre terrò a Taranto, una città con una
popolazione così fortemente colpita dalla vicenda dell'Ilva».
L'OBIETTIVO - «Ritengo che la cosa migliore in questi casi sia,
per chi è in grado di farlo, intervenire direttamente al fine di dare un
contributo reale e concreto. Come ho già fatto in passato, in altre
situazioni, ho deciso di devolvere un importo pari al compenso spettante
alla mia persona, quale corrispettivo per la mia prestazione artistica
del concerto che terrò a Taranto, affinché possa servire realmente ad
aiutare, almeno in parte, coloro che da questa vicenda vivono
attualmente grosse difficoltà. Sostengo da sempre che certi gesti
debbano essere fatti nel totale silenzio, senza che possano essere
utilizzati e strumentalizzati per fini pubblicitari o personali, cosa
che non desidero affatto, ma ho deciso di rendere pubblica questa mia
azione al fine di far si che giungano alla mia persona, attraverso il
notaio, più proposte da vagliare e tra le quali poter scegliere». (CdM)
Nessun commento:
Posta un commento