sabato 22 dicembre 2012

Dati, numeri e istogrammi. Il mostro in cifre


Ecco i documenti pubblicati sul sito di ARPA Puglia relativi agli sforamenti rispetto al valore limite di polveri sottili (PM10) rilevati dalle centraline ARPA dal 2007 al 2012.
In rosso le centraline vicine all'Ilva di via Machiavelli e via Archimedde.
Abbiamo estratto il dato che confronta le emissioni rilevate da settembre a dicembre nel 2011 (Ilva attiva) e nel 2012 (Ilva sotto sequestro): gli sforamenti sono praticamente azzerati!!! Meglio di qualsiasi perizia!
E pensare che titolati giornali come il Tarantosera e persino il sindaco Stefano commentarono in passato gli sforamenti di via Machiavelli sostenendo che erano influenzate anche dal traffico veicolare (di notte!!!). Stranamente erano le stesse cose che andava dicendo l'Ilva, per bocca di Archinà, ai media.... Che caso!

ALL. 1_ Superamenti PM10 2007-2012

Ed ecco invece i dati di emissioni dichiarate dalle stesse aziende per l'inventario europeo delle emissioni (EPRTR). L’Agenzia Europea per L’Ambiente (EEA) aggiorna periodicamente i dati e le informazioni contenute nelRegistro EPRTR (ex EPER) ai sensi del Regolamento 1 (CE) 166/2006, recepito con il DPR n. 157 del 11luglio 2011. Ogni anno, tutti i gestori dei complessi industriali con emissioni annue superiori a determinate soglie hanno l’obbligo di presentare l'autodichiarazione delle proprie emissioni in aria, acqua e suolo, inbase al D.M. 23.11.2001. Andiamo decisamente meglio del 2007 ma peggio nel 2010 che nel 2009. Taranto e la Puglia conducono la classifica alla grande: su quasi tutti gli inquinanti abbiamo vinto 4 scudetti consecutivi! E nessuno che ci abbia fatto manco una festa... Anzi, la festa ce la fanno, eccome se ce la fanno! Ora anche a norma di legge!

Trend Emissioni Industriali EPRTR_ Fonte RSA 2011_2007-2010

Ecco il comunicato di Assennato che accompagna la pubblicazione di questi dati:

Emissioni inquinanti in Puglia: novità eclatanti da ARPA Puglia
Bari, 19 dicembre 2012 - Il messaggio che i media hanno inteso trarre dalla conferenza organizzativa di ARPA Puglia tenuta ieri a Taranto è una “non-notizia” (“record negativo di emissioni inquinanti in Puglia”) come di seguito dimostrato (punto d).

Le tre informazioni emerse dal convegno, che si riferiscono all’attuale situazione, sono invece:

a) L’impressionante crollo del PM10 nelle due centraline del quartiere Tamburi (via Machiavelli e via Archimede) a partire dal settembre 2012, che, insieme ai valori di pm10 riscontrati nelle altre centraline della città, consentono di affermare che nel periodo (settembre-dicembre 2012), rispetto al PM10, Taranto è stata tra le città meno inquinate d’Italia. I valori nel periodo sono stati inferiori persino a quelli bassi riscontrati nel 2009, quando ci fu un calo fortissimo della produzione di ILVA (allegato 1). L’improvviso e strepitoso miglioramento dell’inquinamento da PM10 potrebbe essere legato alla diversa gestione dei cumuli dei parchi minerali adottata dai custodi giudiziari di ILVA. Usiamo il condizionale per la dovuta cautela, dato che i custodi sono dirigenti di questa Agenzia.

b) La conferma delle bassissime concentrazioni di diossine al camino dell’impianto di agglomerazione di ILVA, crollate da 8 ngTEQ/Nm3 nel febbraio 2008 a 0.1-0.2ngTEQ/Nm3 (ottobre 2012);

c) Per la prima volta da quando ARPA Puglia misura il benzo(a)pirene nei filtri PM10 del quartiere Tamburi, la media mobile annuale è pari 0.85 ng/metrocubo, inferiore all’obiettivo di qualità di 1ng/m3;

d) La “non-notizia” riportata dai media si riferisce al dato ovvio che da sempre caratterizza la regione Puglia, essendo attive a Brindisi e a Taranto realtà produttive con elevate emissioni di inquinanti. Occorre peraltro tener presente che la stessa fonte (il Registro europeo delle emissioni E-PRTR) mostra nell’ultimo periodo (2010) un evidente calo delle emissioni inquinanti in Puglia rispetto al 2007-8. Il 2009 fu un anno anomalo caratterizzato da una drastica riduzione produttiva e conseguente calo delle emissioni. ( Allegato 2).
Giorgio Assennato

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