giovedì 6 dicembre 2012

Che faccia tosta!

Di fronte ad un'ordinanza di sequestro che VIETAVA la produzione e consentiva di tenere accesi gli impianti SOLO per le attività necessarie per lo spegnimento e la successiva ambientalizzazione, i Riva se ne sono fregati ed HANNO PRODOTTO UN MILIARDO DI EURO DI ACCIAIO!!! 
Tutto ciò mentre circolavano i comunicati di Ferrante sulla chiusura, mentre si mandavano gli operai allo sbaraglio a scioperare per il padrone, mentre si era arrivati perfino a dire che si stava riducendo il PIL nazionale!!!
E ora con una faccia di bronzo da fare invidia alle statue di Riace... i Riva vogliono pure vendersi l'acciaio!!!

Un dubbio ci viene spontaneo: ma le sbarre delle celle sono in acciaio anche quelle?

Ilva, incontro azienda sindacati: 1 miliardo di danni da blocco prodotto finito

Ammonterebbe a 1 miliardo di euro il danno che deriva all'Ilva dal sequestro di 1.700 tonnellate di prodotto finito rimasto fermo nell'area del siderurgico in seguito alle disposizioni del gip del Tribunale di Taranto Patrizia Todisco risalenti allo scorso 22 novembre. E' quanto emerso nel corso dell'incontro svoltosi oggi tra le organizzazioni sindacali e l'azienda che si sono soffermate anche sull'emergenza materie prime determinata sia dai problemi giudiziari, con dei precisi limiti allo scarico del minerale, che dalle conseguenze causate dal tornado che si e' abbattuto sullo stabilimento, in particolare per i danni agli impianti marittimi, ai moli e alle gru. Si stanno studiando soluzione alternative. L'azienda ha ribadito la necessita' di scaricare le materie prime, considerata l'attuale minima autonomia degli impianti. Nelle prime ore di domani potrebbero esserci novita' in merito alla ripresa della produzione. Secondo il gip e la Procura il prodotto finito, in pratica l'acciaio, realizzato da fine luglio scorso, quando furono sequestrati gli impianti dell'area a caldo, fino al momento del sequestro di fine novembre, e comunque prima del decreto del governo del 3 dicembre, e' da considerarsi frutto di attivita' criminosa e quindi va tenuto sotto sequestro. L'azienda ha presentato un'istanza in cui chiede di poter rientrare in possesso di quei beni in modo da poterli commercializzare. I pm hano espresso parere negativo sulla proposta ma la decisione finale spetta allo stesso gip Todisco. (Adnkronos)

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