Ilva, il gip spedisce il decreto alla Consulta: dubbi di costituzionalità
Il gip di Taranto Martino Rosati,
accogliendo una richiesta della Procura, ha sollevato la questione di
legittimità dinanzi alla Corte Costituzionale in merito all'ultimo
decreto sull'Ilva che sospende gli effetti del sequestro senza facoltà
d'uso dell'altoforno 2.
L'impianto era stato sequestrato
nell'ambito delle indagini sull'incidente dell'8 giugno scorso, costato
la vita all’operaio 35enne Alessandro Morricella investito da una
fiammata incandescente e morto dopo quattro giorni di agonia. Il decreto
Ilva emesso il 3 luglio scorso ha di fatto consentito all'azienda di
mantenere in marcia l'altoforno 2 nonostante i rilievi mossi dalla
magistratura, concedendo altri 30 giorni di tempo per presentare un
piano di sicurezza aggiuntivo. Secondo il gip, il provvedimento del
governo violerebbe però sei articoli della Costituzione: l’articolo 3
del decreto legge sarebbe in contrasto con gli articoli 2, 3, 4, 9, 32,
35, 41, 77, 104 e 112 della Costituzione italiana che tutelano, la
garanzia dei diritti inviolabili, la pari dignità sociale e la tutela
della salute.
Per la morte dell’operaio martinese ci
sono 10 indagati. La Procura di Taranto vuole vederci chiaro circa le
dinamiche dell’incidente e per questo il sostituto procuratore Antonella
De Luca ha notificato 10 avvisi di garanzia. Diverse le persone già
interrogate per ricostruire la dinamica dell’ incidente che secondo le
prime indagini potrebbe essere stato causato da un anomalo accumulo di
gas nell’impianto. Per i 10 indagati l’accusa è di omicidio colposo. Si
tratta del direttore dello stabilimento jonico, Ruggero Cola, il
direttore dell’area ghisa Vito Vitale, il capo area Salvatore Rizzo, il
responsabile del servizio di prevenzione e protezione Sergio Palmisano, i
tecnici dell’altoforno Antonio Russo e Pietro Bonfrate, il capoturno
Saverio Campidoglio e i dipendenti Giovanni Zingarelli, Domenico
Catucci, Vincenzo Catucci.
Dubbi sulla costituzionalità dell’ultimo
decreto salva Ilva furono espressi anche dal neo Governatore pugliese
Michele Emiliano. L’ex magistrato - nel discorso tenuto lo scorso 10
luglio presso il Salone della Provincia di Taranto, in occasione
dell’insediamento della nuova Giunta regionale, dichiarava infatti: “Io
sono un giurista di serie B, ma onestamente l'ottavo decreto sull'Ilva
mi fa riflettere. La sospensione degli effetti di un sequestro
preventivo che mira ad evitare che il reato sia portato ad ulteriori
conseguenze, senza un intervento di controllo da parte della
magistratura stessa è duro da far passare davanti alla Corte
Costituzionale''. (Cosmopolismedia)
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