mercoledì 15 luglio 2015

Per dovuta chiarezza

Ilva, il gip spedisce il decreto alla Consulta: dubbi di costituzionalità

Il gip di Taranto Martino Rosati, accogliendo una richiesta della Procura, ha sollevato la questione di legittimità dinanzi alla Corte Costituzionale in merito all'ultimo decreto sull'Ilva che sospende gli effetti del sequestro senza facoltà d'uso dell'altoforno 2.
L'impianto era stato sequestrato nell'ambito delle indagini sull'incidente dell'8 giugno scorso, costato la vita all’operaio 35enne Alessandro Morricella investito da una fiammata incandescente e morto dopo quattro giorni di agonia. Il decreto Ilva emesso il 3 luglio scorso ha di fatto consentito all'azienda di mantenere in marcia l'altoforno 2 nonostante i rilievi mossi dalla magistratura, concedendo altri 30 giorni di tempo per presentare un piano di sicurezza aggiuntivo. Secondo il gip, il provvedimento del governo violerebbe però sei articoli della Costituzione: l’articolo 3 del decreto legge sarebbe in contrasto con gli articoli 2, 3, 4, 9, 32, 35, 41, 77, 104 e 112 della Costituzione italiana che tutelano,  la garanzia dei diritti inviolabili, la pari dignità sociale e la tutela della salute.
Per la morte dell’operaio martinese ci sono 10 indagati. La Procura di Taranto vuole vederci chiaro circa le dinamiche dell’incidente e per questo il sostituto procuratore Antonella De Luca ha notificato 10 avvisi di garanzia. Diverse le persone già interrogate per ricostruire la dinamica dell’ incidente che secondo le prime indagini potrebbe essere stato causato da un anomalo accumulo di gas nell’impianto. Per i 10 indagati l’accusa è di omicidio colposo. Si tratta del direttore dello stabilimento jonico, Ruggero Cola, il direttore dell’area ghisa Vito Vitale, il capo area Salvatore Rizzo, il responsabile del servizio di prevenzione e protezione Sergio Palmisano, i tecnici dell’altoforno Antonio Russo e Pietro Bonfrate, il capoturno Saverio Campidoglio e i dipendenti Giovanni Zingarelli, Domenico Catucci, Vincenzo Catucci. 
Dubbi sulla costituzionalità dell’ultimo decreto salva Ilva furono espressi anche dal neo Governatore pugliese Michele Emiliano. L’ex magistrato - nel discorso tenuto lo scorso 10 luglio presso il Salone della Provincia di Taranto, in occasione dell’insediamento della nuova Giunta regionale, dichiarava infatti: “Io sono un giurista di serie B, ma onestamente l'ottavo decreto sull'Ilva mi fa riflettere. La sospensione degli effetti di un sequestro preventivo che mira ad evitare che il reato sia portato ad ulteriori conseguenze, senza un intervento di controllo da parte della magistratura stessa è duro da far passare davanti alla Corte Costituzionale''. (Cosmopolismedia)

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