Un tarantino alla Camusso: perché il sindacato sta zitto sull’Ilva?
Ultima serata del festival del Libro possibile, a Polignano a Mare ieri sera. Appuntamento clou, quello con Susanna Camusso, leader della Cgil. Dibattito e domande, conversazione e tematiche affrontate, dalle trivelle al lavoro che non c’è e alla questione pugliese. Poi, dal pubblico, parte una domanda: è di un tarantino. Perché il sindacato sta zitto sull’Ilva?A margine, Susanna Camusso ha risposto sostanzialmente che quello di risanamento dell’Ilva è un processo necessario ma che avviene con troppa lentezza. (Noinotizie)
Ilva, Camusso: «L'obiettivo è il risanamento, non la chiusura»
"Noi pensiamo che la soluzione al rinnovamento e risanamento degli impianti industriali non sia la chiusura. L’obiettivo che dobbiamo darci è avere un lavoro possibile, moderno, qualificato che non danneggi la salute". Lo ha detto a proposito dell’Ilva il segretario della Cgil, Susanna Camusso, rispondendo a domande di Lucia Annunziata nel corso della serata finale del festival Il libro possibile. "La sfida è cambiare, non distruggere – ha aggiunto – Voglio che gli imprenditori utilizzino i profitti per migliorare le condizioni lavorative".Camusso si è poi soffermata sulla Regione Puglia e sul neogovernatore Michele Emiliano (Pd). "Emiliano ha la sfida più grande di tutti – ha detto – perchè deve tenere il passo del governo regionale precedente. Qui, a differenza di altre regioni meridionali, c'è da conservare la tradizione di buon governo di Vendola".
"La scuola inizierà a settembre a contestare la riforma del governo, non aspetterà il mese di ottobre": Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, lo ha detto a Polignano a mare (Bari) dove ieri sera è stata intervistata da Lucia Annunziata nell’ultima serata del festival Il libro possibile. "Si tratta – ha aggiunto - di una riforma sbagliata che prepara contenziosi sia giuridici che sindacali". (GdM)
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