Ilva, oggi la decisione del gup
Vendola rischia il processo
Udienza preliminare in corso a Taranto per l'inchiesta sul presunto
disastro ambientale che avrebbe provocato lo stabilimento siderurgico
Ilva. Il gup del tribunale di Taranto Vilma Gilli si è ritirato in
camera di consiglio per decidere su alcune eccezioni sollevate dal
collegio difensivo. Una eccezione, in particolare, riguarda gli
accertamenti bancari eseguiti per rintracciare una presunta tangente di
10 mila euro che l'ex dirigente Ilva Girolamo Archinà avrebbe
consegnato all'allora consulente della Procura di Taranto Lorenzo
Liberti per modificare una relazione sulle emissioni dell'Ilva. Per la
difesa quella somma di denaro non sarebbe mai stata consegnata a
Liberti, ma sarebbe stata una donazione alla Curia tarantina.Oggi tutti col fiato sospeso
L’apparente
pace di queste ore avrà uno scossone quando il gup Vilma Gilli
pronuncerà la sua sentenza dell’udienza preliminare che dovrà decidere
il rinvio a giudizio o l’archiviazione dei 52 imputati dell’inchiesta
sul presunto disastro ambientale, «Ambiente svenduto». Tra queste quelle
della famiglia di industriali Riva e l’Ilva commissariata che aveva
sperato di abbandonare il procedimento con un patteggiamento che è stato
rifiutato dalla procura perché ritenuto incongruo. Rischiano il
processo anche diversi tecnici ministeriali, politici ed amministratori
che avrebbero favorito il siderurgico nella sua azione inquinante. Fra
questi, il più in vista è l’ex presidente della Regione Puglia, Nichi
Vendola accusato di aver fatto pressioni sull’Arpa, attraverso il suo
direttore Giorgio Assennato, perché favorisse i piani dell’acciaieria.
Per lo stesso motivo è accusato di favoreggiamento anche Assennato. Tra
gli imputati anche l’ex presidente della Provincia di Taranto Gianni
Florido, che come Vendola risponde di concussione. Rinvio a giudizio è
stato chiesto anche per il sindaco di Taranto, Ippazio Stefano e per gli
ex assessori regionali all’Ambiente, Lorenzo Nicastro, e alla Sanità
Donato Pentassuglia, all’epoca presidente della commissione regionale
Ambiente, nonché per l’ex assessore regionale Nicola Fratoianni.
Parla Assennato: «Mai venduto la salute dei tarantini»
«Mi
si accusa di aver venduto la salute dei cittadini di Taranto», passando
«da eroe a traditore. Io nego che ci sia stato qualsiasi tipo di
arrendevolezza nei confronti dell’Ilva». Lo ha detto Assennato
rilasciando dichiarazioni spontanee. «Fui proprio io - ha aggiunto
Assennato - il 7 dicembre 2013, in un’intervista al Fatto Quotidiano, ad
indicare in Vendola la responsabilità politica per la situazione
tarantina. Arpa e io stesso abbiamo sempre mantenuto la schiena dritta
per tutelare la salute dei cittadini». Il dg ha poi ricordato che tutte
le attività scientifiche dell’Agenzia ambientale sono state svolte dal
direttore scientifico, Roberto Giua (che però non è indagato), ed ha
sottolineato la «durezza» delle relazioni stilate dall’Arpa Puglia sulle
emissioni dell’Ilva.
Nessun commento:
Posta un commento