Lavoro, a Taranto ridotto di 10.400 unità. È il peggior dato in Puglia
Rispetto al
2013 il numero di occupati in provincia di Taranto si è ridotto di circa
10.400 unità (-6,2%). Si tratta della peggior performance a livello
regionale. Circa la metà dei residenti della provincia di Taranto in età
lavorativa risulta non attiva. È quanto si evince dal tredicesimo
report sull’economia elaborato dalla Camera di commercio di Taranto.
«Il tasso di disoccupazione, dato dal rapporto tra persone in cerca di
lavoro e forza lavoro totale, nel 2014 aumenta - si osserva nel rapporto
- passando dal 15,5% al 18,5%. Il tasso di disoccupazione giovanile
(15-24 anni) è cresciuto in provincia di Taranto di quasi 14 punti in un
anno, passando dal 40,5% al 54,2%». Le difficoltà occupazionali in
provincia di Taranto si traducono in un significativo ricorso alla cassa
integrazione. Nel 2014, il volume complessivo «è rimasto pressoché
identico al 2013 (+0,1%), confermandosi il più alto dell’intera Puglia.
Nello specifico, il 42,5% del totale delle ore Cig erogate in Puglia è
stato destinato a lavoratori di imprese tarantine».
Quanto ai settori produttivi, «commercio e
i servizi - spiega la Camera di commercio di Taranto - hanno
contribuito nel 2013 al 72,8% della produzione del valore aggiunto
provinciale, un dato inferiore di 1,4 punti alla media nazionale (74,4%)
e di ben 4,4 punti a quella pugliese (77,2%). Nel 2014, la provincia è
risultata la peggiore area in Italia per andamento del valore aggiunto
prodotto a prezzi correnti con una flessione, rispetto al 2013, del
-3,2%».
(CdM)
Nessun commento:
Posta un commento