(consumatori oggi) L’Autorita’ Antitrust ha condannato nove societa’ per pratiche commerciali scorrette nelle modalita’ di pubblicizzazione dei prezzi praticati nel mercato libero dell’energia e del gas.
Si tratta di Enel Energia, Eni, AceaElectrabel Elettricita’, Aem Energia, Asm Energia e ambiente, Trenta, Enia Energia, Mpe Energia, Italcogim Energie. Le sanzioni deliberate ammontano a un totale di 1,275 milioni di euro.
Secondo l’Autorita’, le societa’ “hanno organizzato campagne pubblicitarie, attraverso diversi mezzi di comunicazione, in grado di indurre in errore i consumatori sul prezzo complessivo applicato per l’erogazione del servizio richiesto, con indicazioni non rispondenti al vero, inesatte o incomplete. Le campagne hanno riguardato in particolare le offerte cosiddette ‘prezzo fisso/certo/bloccato/ e cosiddetta ‘bioraria’ di energia elettrica e gas”. In particolare, prosegue in una nota l’Antitrust, “in tali offerte non e’ stata sufficientemente specificata la presenza di componenti di prezzo regolamentate dall’Autorita’ per l’energia elettrica e il gas e, quindi, soggette a variazioni. Tali componenti possono ammontare anche ad oltre il 40% del costo complessivo sostenuto dal consumatore per i consumi di energia elettrica e gas. Inoltre, non sono stati adeguatamente indicati i maggiori costi dell’energia previsti nelle fasce diurne delle proposte reclamizzate”.
(055news)La liberalizzazione all'italiana produce i suoi effetti, avendo lasciato un potere non scalfibile ai gestori dominanti, Enel ed Eni, e con l'Autorita' per l'energia e il gas incapace di controllare il settore e tutelare gli utenti. Il settore dell'energia sta seguendo le medesime logiche della telefonia dopo la liberalizzazione, con raggiri continui, autorita' di controllo inefficaci e Governo piu' interessato agli assetti di potere, che a garantire lo sviluppo di un settore concorrenziale.Cosi' come nella telefonia il mantenimento di gestori stradominanti non incentiva a comportamenti corretti i concorrenti, soprattutto se e' stato permesso, per esempio, ad Enel di farsi in due: "Enel Energia" che opera nell'ambito del libero mercato ed "Enel servizio elettrico" che opera nell'ambito del mercato a maggior tutela. Un'indecenza: gli operatori dei call center di Enel energia possono tranquillamente telefonare a casa degli utenti dicendo: siamo dell'Enel, volete risparmiare sulla bolletta elettrica? E che ne sa il consumatore in quale ginepraio va a cacciarsi!
Nessun commento:
Posta un commento