Tra rifiuti, inquinamento, malattie, c'è un'altra piaga, forse la madre di tutte per questa città.
Si chiama ignoranza e presunzione.
Un assessore inconcludente, un esercito di neolaureati e qualche (solito) amico di amici mettono le mani sulla Città Vecchia e con la scusa del tirocinio e dell'archeologia giocano a fare i sociologi, gli urbanisti, gli architetti, gli storici, i pianificatori, gli strutturisti, gli impiantisti e magari anche i consulenti del lavoro e gli informatici. Non c'è male per dei neolaureati in lettere e un paio di "scurriculati" presi per fare tirocinio...
Ci mancano i clown? Forse no...
Una cosa è certa, come una povera donna costretta a subire la prigionia e la vessazione, la Città Vecchia di Taranto viene violentata per l'ennesima volta dall'incompetenza e dall'improvvisazione.
Ma in fondo dobbiamo essere felici perché, quando finiranno di crollare i palazzi e sarà deportato l'ultimo sparuto gruppo di tarantini veri, di quest'isola bellissima ci resteranno le foto d'epoca, i faldoni ammuffiti di improbabili risanamenti o progetti impossibili, e... i software multimediali (all'anima di qualche powerpoint fatto coi 486) di Pierri!
Di un serio, onesto, soprattutto professionale lavoro di ricerca e di pianificazione integrata, di un'amministrazione che svolga con modestia e apertura il compito di destinare risorse e impegno per salvaguardare l'isola nella sua affascinante complessità storica e sociale, di azioni concrete per intervenire sul degrado a tutti i livelli... neanche l'ombra!
Complimenti per le chiacchiere multimediali e per l'esercito del fai-da-te, assessore!
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