giovedì 22 gennaio 2009

Allarme proroga AIA. De Seta interpella il "ministro"

(ANSA) - ROMA, 21 GEN - Il ministero dell'Ambiente "deve opporsi all'ipotesi di una nuova proroga dei termini per l' autorizzazione ambientale integrata all'Ilva di Taranto, lo stabilimento industriale piu' inquinante d'Italia". Lo chiede il senatore Roberto Della Seta, capogruppo del Pd in commissione Ambiente, che ha rivolto un'interrogazione al ministro Stefania Prestigiacomo sul caso dell'impianto tarantino. ''L'Ilva - ricorda Della Seta in una nota - e', secondo i dati del Rapporto 'Mal'aria' di Legambiente, responsabile del 95% delle emissioni industriali italiane di idrocarburi policiclici aromatici e del 92% di quelle di diossina e di furan. In Italia l'industria tarantina ha inoltre emesso, tra l'altro, il 95% del totale dell'arsenico scaricato in atmosfera da tutte le fonti, il 90 per cento del cromo, l'87% dei Pcb''. La presenza a Taranto dell'Ilva, aggiunge il senatore, ''espone da decenni i cittadini di Taranto a un inquinamento elevatissimo, i cui effetti sanitari sono stati ripetutamente accertati. Per questo chiedo al ministro dell'Ambiente se intende opporsi all'ipotesi di una nuova proroga dei termini previsti per la concessione dell'Autorizzazione integrata ambientale, impegnandosi affinche' lo stabilimento venga riautorizzato con prescrizioni che prevedano tempi certi e serrati per l'ammodernamento dell'impianto e per la riduzione delle emissioni a partire dagli inquinanti piu' pericolosi per la salute, come le diossine e i furani''.

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