L'associazione Codici ha annunciato "un’azione inibitoria e una class action" contro l'aumento delle tariffe dell’acqua deciso dall’Acquedotto Pugliese e ha chiesto l’accesso agli atti dell’accordo raggiunto nei giorni scorsi tra Aqp e Ato sulla questione delle tariffe e del blocco degli investimenti.
"La vicenda tra Ato e Aqp – è detto in una nota – continua e sembra essere sempre meno chiara". "l'Ato chiedeva all’Acquedotto di restituire circa 83 milioni incassati con gli aumenti tariffari fino al 2005 delle bollette pagate dai cittadini. Tali aumenti sarebbero dovuti esser utilizzati per investimenti che Aqp non ha mai fatto".
"Nei giorni scorsi si è giunti ad un accordo che parla di adeguamento della tariffa dell’acqua all’inflazione programmata e sblocco dell’iter per gli investimenti aggiuntivi dell’Acquedotto Pugliese".
Secondo il segretario nazionale del'associazione, Ivano Giacomelli, "si tratta di una situazione paradossale in quanto tutto è frutto di una negoziazione che vede i cittadini ancora vittime: l'ipotizzata fatturazione di 83 milioni di euro incassati con aumenti tariffari illegittimi, dato il mancato adempimento degli investimenti programmati, non sono di interesse dell’Ato ma dei cittadini che hanno pagato un surplus per un servizio di cui non hanno mai usufruito"
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