(L'Unità) È stata «altissima» l'adesione allo sciopero in tutti porti italiani. È quanto riferisce la Filt Cgil in merito alle iniziative indette dopo l'incidente mortale al porto di La Spezia, precisando che «sono ferme dalla mezzanotte le attività a Genova, Savona, Ravenna, Taranto e Brindisi».
A Gioia Tauro, spiega ancora il sindacato, «è alta la partecipazione come a Napoli, e Ancona; a Venezia si sta tenendo un presidio di fronte ai varchi di accesso, a Livorno è in corso un'assemblea e a La Spezia prosegue da ieri mattina lo sciopero». Per il segretario generale della Filt Cgil, Franco Nasso, «la protesta di oggi richiama ancora una volta, tutti alle inderogabili necessità di intervenire per cambiare una situazione da tempo insopportabile per il numero di incidenti e per il tragico bilancio dei morti. C'è un vera e propria emergenza sicurezza - sottolinea il sindacalista - che richiede un impegno straordinario da parte di tutti, dalle imprese che devono applicare tutte le regole sulla sicurezza e rispettare le procedure, alle autorità portuali per l'applicazione delle regole stesse, alle Asl per quanto riguarda la vigilanza, fino al Governo che deve mettere al centro di ogni intervento nei porti la centralità del lavoro».
Nasso annuncia quindi di aver chiesto «un incontro urgente ai ministeri competenti perchè - conclude - non è più rinviabile un intervento per affermare in modo diffuso in tutti i porti il rispetto rigoroso delle procedure e l'applicazione degli accordi sottoscritti».
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