giovedì 29 gennaio 2009

Pelillo si preoccupa...

Dichiarazione assessore Pelillo: “Sono molto preoccupato per i tempi di applicazione del primo step della legge regionale sull'abbattimento degli inquinanti poiché indiscrezioni giornalistiche parlano di possibili ritardi della grande industria nel rispettare la scadenza di Aprile per l'introduzione dell'Urea””. È per questo che Michele Pelillo, assessore regionale al Bilancio e sostenitore attivo della lotta all'inquinamento, interviene manifestando le proprie perplessità e i timori circa la tempistica nell'applicazione delle nuove tecnologie che consentirebbero il graduale abbattimento dei livelli di inquinanti. Nel confronto avvenuto in commissione ambiente, ancor prima di legiferare in sede consiliare, il portavoce del Gruppo Riva ci aveva dato rassicurazioni in merito alla possibilità di rispettare il primo step previsto dalla Legge, ovvero l'introduzione dell'Urea nell'impianto di agglomerazione. Aprile era per noi una data storica. Un primo passo verso una nuova coscienza ambientale e civica. Oggi, trascorso più di un mese, la Città è preoccupata. Cosa ha fatto l'Ilva? Indiscrezioni giornalistiche parlano di possibili ritardi nella messa in opera del nuovo processo. È vero quanto apprendiamo? Questo ritardo consentirà comunque all'Azienda di rispettare il primo step? Entro Aprile entrerà a regime la tecnica dell'Urea? Risulta che non ci sia alcun impedimento di natura burocratica che possa rallentare la messa in opera dell'impianto, e allora perché passano nell'opinione pubblica l'idea e la paura che in Azienda sia tutto fermo a prima della Legge?” “A che punto è la grande industria? - chiede Pelillo - possiamo rassicurare la Città che entro Aprile sarà messo un primo concreto tassello nel percorso di attuazione di una norma che potrebbe cambiare la storia italiana, avvicinando il Bel Paese alle coscienze ambientali internazionali? È altrettanto inopportuno leggere le polemiche sterili da giornaletto rosa del ministro Prestigiacomo che liquida la questione ambientale riservando agli avversari politici attacchi strumentali. Da un Ministro della Repubblica ci aspetteremmo un atteggiamento più responsabile soprattutto quando si parla di salute, ambiente e morte. Non è più il tempo delle polemiche e non possiamo assolutamente accettare alcun ritardo immotivato nell'attuazione di tutte le possibili tecnologie tese all'abbattimento degli inquinanti e saremo attenti controllori assieme all'intera cittadinanza, con le forze sociali e sindacali affinché anche in Puglia e a Taranto si possano attuare norme che in Paesi sicuramente evoluti sono già prassi”. –COM.-

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