domenica 18 gennaio 2009

Amministrazione locale: spazio alle critiche dei cittadini

Egregio direttore,
ho letto la classifica di gradimento degli amministratori italiani e sinceramente concordo con la buona attestazione di Stefàno, ma anche col leggero calo conseguito dal nostro sindaco e che, dal mio punto di vista, è dovuto non solamente alla scarsa possibilità di operare a causa del dissesto, ma anche a causa di errori che la città, nonostante la buona volontà, non ha potuto non notare.
Mi riferisco alla prima, grande delusione del dotarsi di una giunta che, benché espressione di onestà (che comunque non è poco nella nostra città), lo è anche del partitismo, in un momento in cui una giunta tecnica di alto profilo scelta tra le professionalità e le competenze della città avrebbe potuto dare un segnale forte ed un’alternativa migliore alla carenza di fondi del Comune. Altra delusione, figlia della precedente, è che si è ascoltato e attinto poco a quelle risorse di grande qualità che si erano offerte per aiutare gratuitamente il comune, lasciando diminuire quel cospicui bacino di entusiasmo che era seguito all’elezione del nuovo sindaco: un grave spreco davvero. Non a caso notiamo ora poca intraprendenza, poche idee e scarsa progettualità nell’attuale amministrazione, che pure annovera tra le sue fila personaggi di grande spessore politico e ottime idee per lo sviluppo della città come il vice-sindaco Cervellera.
Ma vengo alla nota ancora più dolente, l’ultimo posto registrato, a livello nazionale, dal presidente della provincia Florido. Leggendo la sua interpretazione sulle cause di questo poco lusinghiero piazzamento, pare che la colpa sia dell’effetto elezione alle comunali, ma non si tiene conto di come anche quella sconfitta sia stata il frutto di un’amministrazione che ha lasciato e lascia molto a desiderare. Basti pensare a quello che proprio ieri il nostro Corriere ha definito “silenzio assordante” della provincia circa la questione ambientale di Taranto che vede la Regione opposta al Governo e all’Ilva e basta vedere come in questo ambito
gli interventi si limitino (se pure) ad interventi di pura facciata, lasciando la sostanza ben lontana da certi proclami.
Penso alla carenza nella realizzazione di infrastrutture vitali come la tangenziale sud, annunciata da Florido & c. puntualmente poco prima di ogni elezione, senza che, di fatto, in questi anni si sia fatto nulla per avviarla. A questo proposito ricordo
anche l’annunciato avvio dei lavori per la bretella di collegamento tra l’autostrada e la 106, sebbene nessuno stia vedendo lavorare nessuno da quelle parti. Silenzio assoluto su Distripark e Agromed o sul porto. Timidi segnali di vita si registrano solo sul fronte università, che tuttavia avrebbe meritato ben altro sostegno da parte dell’amm.ne provinciale, dato che la grossa partita del cambiamento di Taranto si gioca proprio sulle future generazioni.
Dulcis in fundo, alle porte delle nuove elezioni provinciali Florido assolda, a spese dei tarantini e a caro prezzo, un’agenzia (di fuori provincia) col compito di elevare l’immagine di…se stesso. Producendo risultati reali, si sarebbero ottenuti consensi senza ausilio di alcuna agenzia e di alcuna spesa pubblica, ma questa è la strada scelta per convincerci sulla bontà del proprio operato.
Invito il presidente Florido ad un’attenta e oggettiva analisi del suo piazzamento nella classifica del Sole24ore, il suo non è solo un piazzamento di poco prestigio, ma l’ultimo posto in Italia. Antonio Greco (Corriere del Giorno, p.24)

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