(La Gazzetta del Mezzogiorno) Da lunedì prossimo, 12 gennaio, per sei settimane, salirà a 3.544 il numero di lavoratori che l'Ilva di Taranto ha deciso di collocare in cassa integrazione ordinaria. Ai 2.140 dipendenti che erano stati interessati dal provvedimento dal primo dicembre scorso, per la durata di 13 settimane, se ne aggiungeranno altri 1.404 fino al 28 febbraio. La richiesta dell’Ilva era stata di altri 2.200 lavoratori, ma i sindacati di categoria Fim, Fiom e Uilm sono riusciti a contenere il numero. L’accordo è stato sottoscritto oggi.
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L'Ilva ha confermato ai sindacati di categoria l’ulteriore fermata delle batterie 5-6, in aggiunta alla 3 e alla 4, di una linea di agglomerato della fermata dell’Afo 1, in aggiunta all’Afo 4, di un’intera acciaieria in aggiunta alla fermata del treno nastri e del laminatoio a freddo e di tutti i reparti collegati. “L'azienda – conclude Palombella – ha comunicato inoltre che produrrà circa 10.000 tonnellate giornaliere di ghisa liquida in meno, scendendo da 24.200 tonnellate prodotte a 14.500. Stessa situazione per quanto riguarda la produzione di acciaio liquido: 10.300 tonnellate giornaliere in meno. A fronte di 27.000 tonnellate ne saranno prodotte 16.700. Quindi si tratta di una perdita produttiva del 40%”.
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