mercoledì 28 novembre 2012

Un altro crollo annunciato in Città Vecchia

COMUNICATO STAMPA DEL COMITATO PER TARANTO
Un altro crollo annunciato in Città Vecchia
Taranto - ore 15.30
Mentre scriviamo la tromba d'aria, come un segno divino, ha già seminato distruzione nel porto e all'Ilva e la città è scossa da raffiche di vento spaventose.
Mentre scriviamo un ennesimo pezzo di storia della città sta per andarsene per sempre sotto quelle stesse raffiche di vento.
In Città Vecchia, accanto alla chiesa di San Giuseppe, al centro della marina, sta crollando il primo blocco di case del pittaggio Ponte, quello che da inizio al fronte di case a schiera sul mare che cinge via Garibaldi. Impostato sull'impianto bizantino e poi ridefinito nel Cinquecento, questo, nel corso dei mille anni della sua storia, era in parte sopravvissuto alle demolizioni fasciste e a quelle del risanamento. I sui peggiori nemici sono stati l'incuria e l'abbandono, figli della cronica mancanza di storia e di cultura di questa città e della sua amministrazione.
Già da decenni, quel lotto faceva da quinta allo squallore terremotato della via di Mezzo resa inaccessibile dalla rovina di tutti gli edifici in affaccio. Un vero emblema dell'ignoranza e dell'inadeguatezza di chi ha governato la città negli ultimi cinquant'anni. Da decenni minacciava di cadere e per decenni lo hanno fatto degradare trave dopo trave, pietra dopo pietra. Da qualche mese era stato recintato in malo modo, soffocando le attività commerciali della zona e perfino le processioni.
La proprietà era mista, privata e comunale. Ma la volontà di intervenire non ha mai sfiorato nessuna delle due parti. I soldi pubblici in Città Vecchia spuntano quando si devono realizzare inutili scempi come l'insensato ospedale delle tartarughe: oltre due milioni e mezzo di euro per un futuro edificio vuoto!
Ora siamo sotto quell'antico palazzo, che ha ancora i segni delle età d'oro di questa città, nello stemma sul fronte, nella sua forma e misura che sono quanto resta in tutta Italia di un'esperienza urbanistica unica e apprezzata. Contiamo i minuti prima del crollo.
Resterà un altro buco per decenni e migliaia di foto che scatteranno quei pochi turisti malcapitati. A chi le saprà leggere, racconteranno in tutto il mondo la vera piaga di questa città: la sua sudditanza verso l'esterno, il suo svendersi per pochi denari, l'ottusità colpevole e vigliacca.
Addio piccola parte di Taranto. Come le altre, la tua scomparsa non basterà a riempire di serietà il vuoto di idee e la corruzione che ti hanno condannata. Nessuno di chi deve si sentirà in colpa

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