COMUNICATO STAMPA DEL
COMITATO PER TARANTO
Un altro crollo
annunciato in Città Vecchia
Taranto - ore 15.30
Mentre scriviamo la tromba d'aria, come un segno divino, ha
già seminato distruzione nel porto e all'Ilva e la città è scossa da raffiche
di vento spaventose.
Mentre scriviamo un ennesimo pezzo di storia della città sta
per andarsene per sempre sotto quelle stesse raffiche di vento.
In Città Vecchia, accanto alla chiesa di San Giuseppe, al centro della marina, sta crollando il primo blocco di case del pittaggio Ponte, quello che da inizio al fronte di case a schiera sul mare che cinge via Garibaldi. Impostato sull'impianto bizantino e poi ridefinito nel Cinquecento, questo, nel corso dei mille anni della sua storia, era in parte sopravvissuto alle demolizioni fasciste e a quelle del risanamento. I sui peggiori nemici sono stati l'incuria e l'abbandono, figli della cronica mancanza di storia e di cultura di questa città e della sua amministrazione.
In Città Vecchia, accanto alla chiesa di San Giuseppe, al centro della marina, sta crollando il primo blocco di case del pittaggio Ponte, quello che da inizio al fronte di case a schiera sul mare che cinge via Garibaldi. Impostato sull'impianto bizantino e poi ridefinito nel Cinquecento, questo, nel corso dei mille anni della sua storia, era in parte sopravvissuto alle demolizioni fasciste e a quelle del risanamento. I sui peggiori nemici sono stati l'incuria e l'abbandono, figli della cronica mancanza di storia e di cultura di questa città e della sua amministrazione.
Già da decenni, quel lotto faceva da quinta allo squallore terremotato
della via di Mezzo resa inaccessibile dalla rovina di tutti gli edifici in
affaccio. Un vero emblema dell'ignoranza e dell'inadeguatezza di chi ha
governato la città negli ultimi cinquant'anni. Da decenni minacciava di cadere e per decenni lo hanno fatto degradare trave dopo trave, pietra dopo pietra. Da qualche mese era stato recintato in malo modo, soffocando le attività commerciali della
zona e perfino le processioni.
La proprietà era mista, privata e comunale. Ma la volontà di intervenire non ha mai sfiorato nessuna delle due parti. I soldi pubblici in Città Vecchia spuntano quando si devono realizzare inutili scempi
come l'insensato ospedale delle tartarughe: oltre due milioni e mezzo di euro
per un futuro edificio vuoto!
Ora siamo sotto quell'antico palazzo, che ha ancora i segni
delle età d'oro di questa città, nello stemma sul fronte, nella sua forma e
misura che sono quanto resta in tutta Italia di un'esperienza urbanistica unica
e apprezzata. Contiamo i minuti prima del crollo.
Resterà un altro buco per decenni e migliaia di foto che scatteranno
quei pochi turisti malcapitati. A chi le saprà leggere, racconteranno in tutto
il mondo la vera piaga di questa città: la sua sudditanza verso l'esterno, il
suo svendersi per pochi denari, l'ottusità colpevole e vigliacca.
Nessun commento:
Posta un commento