mercoledì 28 novembre 2012

Come una maledizione su Taranto

Che sia un segno divino alla vigilia del Colpo di Stato del Circo Clini?  

  E a pagare sono soprattutto gli operai: é di pochi secondi fa la notizia uscita su rainews24: all'Ilva un morto, 2 operai dispersi e 20 feriti.

Taranto, tromba d’aria sull’Ilva. 
Crolli e gru in mare, oltre 20 feriti 

Vicino alla ciminiera spezzata dal maltempo si vedono levarsi le fiamme, forse prodotte da un fulmine. Una gru è finita in mare, sommozzatori al lavoro per cercare il lavoratore che stava manovrando in cabina. Molti operai hanno lasciato lo stabilimento. Sei bambini feriti in una scuola vicina agli impianti

Una violenta ondata di maltempo si è abbattuta su Taranto e una tromba d’aria ha causato il crollo del camino delle batterie 1 e 2 dello stabilimento Ilva, nel reparto cokerie, ma anche il crollo in mare di una gru. I feriti sono una ventina, mentre i sommozzatori sono al lavoro per cercare il manovratore del mezzo meccanico che si trovava sulla banchina dell’acciaieria. Sul posto ci sono diverse ambulanze, mezzi dei vigili del fuoco, carabinieri e polizia. Vicino al camino spezzato si vedono levarsi fiamme, forse prodotte dal fulmine che ha colpito la ciminiera. Molte lamiere sollevate da impianti Ilva bloccano le strade adiacenti. Dalla strada provinciale per Statte si notano all’interno dello stabilimento focolai di incendio provocati dalla caduta di pezzi delle ciminiere e da alcuni scoppi. I gasometri all’interno della fabbrica sono stati messi in sicurezza. All’esterno del siderurgico si notano gruppi di lavoratori che stanno abbandonando lo stabilimento.
Nella cittadina di Statte, a ridosso delll’Ilva, il maltempo ha investito una scuola: sei bambini sono rimasti feriti in modo lieve e sono ora nell’ospedale Moscati di Taranto dove vengono medicati. In tutto negli ospedali, compresi i bambini, dovrebbero esserci, secondo Amati, 18 persone: la vita di nessuna di loro sarebbe in pericolo.
La tromba d’aria avrebbe provocato l’incendio dei gas di scarico di alcuni degli impianti, secondo quanto riferito dai vigili del fuoco. Da qui anche un possibile rischio di esplosioni. I pezzi di cemento caduti dalle ciminiere, infatti, si sarebbero riversati su due tralicci dell’alta tensione. E’ bloccata la linea ferroviaria Bari-Taranto e i passeggeri di un treno sono in attesa di trasbordo su autobus per raggiungere Taranto. I feriti provocati dalla tromba d’aria, in tutta la città, sarebbero una ventina, altre persone sono disperse. ”Stavo guidando un camion vicino alle batterie 7-12 – racconta un lavoratore rimasto illeso - All’improvviso ho visto un tornado, volare tutto e fumo. Non riuscivo a vedere più niente. Mi sono fermato e sono fuggito”.
Secondo l’azienda al momento sono 20 i feriti lievi in infermeria dello stabilimento, mentre due feriti sono stati portati in ospedale dal molo. L’azienda, si precisa ancora nella nota, ha messo in atto tutte le procedure di emergenza generale, gli impianti sono presidiati, in azienda sono presenti i comandanti dei vigili del fuoco provinciale e regionale. Non c’è stato alcun incendio. Le fiamme visibili dall’esterno – si precisa ancora nella nota – sono relative agli sfoghi di sicurezza provocati dalle candele di sicurezza degli impianti. Tutta l’area ghisa è sotto controllo, l’azienda ha subito gravi danni strutturali ancora da quantificare – si sottolinea ancora nella nota dell’Ilva – non c’è stata evacuazione, sono stati messi in circolo tutti i bus aziendali per raccogliere il personale non addetto alla gestione dell’emergenza generale e accompagnarlo alle portinerie e ai punti di incontro dell’azienda.
A quanto riferisce all’Adnkronos Mimmo Panarelli, responsabile territoriale dei metalmeccanici della Fim Cisl, sarebbe caduta in acqua una delle gru situate sopra uno dei pontili che affacciano sul mare e che si trovano all’interno dello stabilimento. Quattro persone sono rimaste ferite: sono due operai che erano sulla struttura finita in pezzi, ed altri due che invece si trovavano nell’area sottostante. La tromba d’aria “ha determinato lo sprigionarsi di fiamme altissime alte 50 o 60 metri” aggiunge Panarelli. Per questo è stato deciso il blocco di due estrattori che alimentano la rete del gas. “I lavoratori, preoccupati per le conseguenze, sono quindi usciti dalla fabbrica e ora i tecnici stanno effettuando dei controlli”, aggiunge. Secondo quanto riferisce Panarelli anche nel vicino comune di State la tromba d’aria ha causato danni ai tetti delle case che sono state scoperchiate.
A causa del forte vento, nell’area portuale adibita al carico e scarico del materiale del siderurgico, sono crollati anche alcuni caricatori. La violenza della tromba d’aria è evidente anche dalle auto ribaltate sulle statali 106 e 100, che portano a Reggio Calabria e Bari. Intanto, nell’area portuale, una persona sarebbe dispersa, probabilmente finita in mare a causa del fortissimo vento che ha investito la città./Il Fatto quotidiano

 



 

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