martedì 27 novembre 2012

Povero miserabile!

Nell'ambito dell'inchiesta su Ilva è stato iscritto nel registro degli indagati anche il nome dell'ispettore di polizia Cataldo De Michele, in servizio presso la Digos di Taranto, con l'accusa di rivelazione del segreto d'ufficio.
Secondo quanto scritto nell'ordinanza di ieri del gip Patrizia Todisco, "un ulteriore elemento sintomatico della capacità di penetrazione nelle istituzioni esercitata da Girolamo Archiná è rappresentata dai contatti con l'ispettore De Michele".
In un'occasione, l'ispettore avvisó Archiná che la procura ionica indagava per il reato di disastro ambientale, riferendo di un incontro riservato che il procuratore della Repubblica aveva avuto il 6 giugno 2010 con Assennato, dell'Arpa di Taranto, in Questura e precisando che il procuratore Sebastio aveva chiesto ad Assennato notizie sulle rilevazioni delle emissioni di benzoapirene, aggiungendo di aver captato che la procura aveva chiesto una ulteriore relazione per completare le indagini sul disastro. In una intercettazione telefonica l'ispettore chiede ad Archiná di interessarsi per la proroga del contratto di lavoro del cognato di un sua collega impiegato presso una ditta dell'appalto Ilva. (Tmnews)

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