martedì 27 novembre 2012

Il "democratico" Ferrante....

In questi giorni di primarie, si criticano aspramente il numero uno dei Democratici, il segretario nazionale del Pd, per aver ricevuto 98 mila euro per finanziare una passata campagna elettorale da Riva, ed il "nuovo" democratico,  il presidente della Regione Vendola perchè "avrebbe" fatto pressioni su Assennato, direttore di Arpa Puglia. Ma c'è un altro democratico, che in tutta questa storia sta spesso ai margini ma che invece gioca un ruolo di primo piano: è il nuovo presidente dello stabilimento Ilva Bruno Ferrante, nonchè custode giudiziale delle aree dell'azienda sequestrate.
Ferrante  nel suo passato, non proprio remoto, è stato al fianco degli attuali democratici: anche lui partecipò alle primarie del centrosinistra. Sfidò - dopo le dimissioni da prefetto di Milano - Dario Fò e vinse. Ma non fu invece eletto alle amministrative: i milanesi preferirono la Moratti.
Questa premessa ci porta a capire come siano così stretti i rapporti tra l'Ilva e il centrosinistra. Ma non basta questa premessa.

Bruno Ferrante dopo la sconfitta subita, è stato nominato dal Consiglio dei ministri, nel 2007, durante il II governo Prodi, alla carica di Alto Commissario per la prevenzione e il contrasto della corruzione. Ma nel luglio dello stesso anno si dimise per accettare quella di Presidente di Fibe e Fibe Campania, del gruppo Impregilo, e per gestire e risolvere l'"emergenza rifiuti in Campania". Problema che non risolse.

Ora si appresta a risolvere un nuovo problema: fermare il sequestro dell'impianto. Ci riuscirà?  forse col sostegno del governo Monti che trova il totale appoggio dei democratici, magari con qualche grossa spintarella, forse forse ce la fa!






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