giovedì 29 novembre 2012

Altre voci sul crollo

Il coro dei comunicati ha riempito l'etere web e qualche pagina di giornale il giorno dopo il crollo.
Una cosa però il Comitato per Taranto vuole sottolineare: questo crollo parziale non deve essere l'occasione per aprire alla banda dei palazzinari che preme e spesso impera sulle decisioni dell'amministrazione un altro lotto di conquista con affaccio sul mare! Il fronte cinquecentesto e la forma stessa del lotto sono ASSOLUTAMENTE da consolidare e preservare sia per il loro valore insostituibile nel paesaggio urbano e nello skyline della marina, sia per fugare ogni velleità di sostituzione affidata ai soliti "amici" ingegneri o parenti dell'ultim'ora (chi ha orecchie per intendere intenda) che costituisca precedente per ulteriori scempi nelle aree pericolanti.
Esiste ancora una Soprintendenza per i beni Architettonici Paesaggistici ecc... o è andata a contare le tartarughe virtuali da ricoverare?



L’Associazione Centro Studi Documentazione e Ricerca Le SCIAJE esprime sdegno e rabbia per l’ennesimo crollo in Città Vecchia. Un intero stabile di Via Garibaldi, adiacente alla chiesa di San Giuseppe, è andato perduto per sempre. Faceva parte del Pittaggio Ponte, che assieme al Torrepenna, caduto vittima nel ’34 del piccone fascista, costituiva lo storico affaccio su Mar Piccolo e la secolare casa dei pescatori tarantini.
Non basta il maltempo, però, a giustificare questa ulteriore devastazione: le colpe reali vanno attribuite all’abbandono ed all’incuria in cui l’intera città, il suo patrimonio storico e naturale sono stati lasciati colpevolmente sprofondare. Noi continueremo ad operare con coscienza, consapevolezza per mantere salde le nostre radici, la Città Vecchia e i Due Mari, scelleratamente sostituite da una becera cultura del profitto industriale a vantaggio di pochi ed a danno di tutti.
Chiediamo ancora alla cittadinanza di unirsi per salvare Taranto, il suo Ambiente, la sua Storia.

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Crollo Palazzina Via Garibaldi con Piazzetta Vico Via Nuova.

Giovedì 29 novembre piazzetta Vico Via Nuova si presenta ai cittadini e agli abitanti, distrutta e sventrata, pietre e calcinacci disseminati lungo il selciato, transenne che impediscono l’accesso al piccolo passaggio che era ancora, prima del crollo, fruibile al transito delle persone e divieti che indicano il rischio di un possibile nuovo crollo lungo la scalinata della Via Nuova da cui si arriva in via Duomo.
Venerdì 2 novembre abbiamo avviato la raccolta firme, in calce alla petizione popolare, al fine di sollecitare il Comune di Taranto ad affrontare e risolvere lo stato di degrado fisico riguardante piazzetta Vico Via Nuova e ad intervenire per riqualificarla.  Chiedevamo, con il sostegno di 300 persone, di ristrutturare il Palazzo che si presentava gonfio all’esterno e sventrato al suo interno, intervenendo sulla proprietà privata - responsabile principale del degrado architettonico - al fine di riqualificare la struttura, qualora fosse economicamente sostenibile, e, in caso contrario, di procedere all’abbattimento, restituendo l’area pubblica ai cittadini. Il Sindaco era a conoscenza del nostro obiettivo e, soprattutto, era consapevole del problema in atto. Il tornado che si è abbattuto sulla comunità di Statte e sulla città di Taranto, provocando feriti, un disperso e tanta devastazione, in questo specifico ed unico caso, ha accelerato quanto sarebbe accaduto comunque con l’arrivo delle piogge che cadranno copiose nel tempo prossimo: i segnali del possibile crollo erano evidenti ad occhio nudo

Ora non è più il tempo delle parole. L’unico fatto che resta da compiere è risolvere il problema. Crediamo necessario ripulire l’area e provvedere all’abbattimento di quel che resta di un pezzo di storia che, come altri, va via per l’incuria pubblica e l’inciviltà privata. Per il resto occorre che facciate fagotto quanto prima possibile!

Il Comitato promotore rigeneriamo Piazzetta Vico Via Nuova.

 

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