Una cosa però il Comitato per Taranto vuole sottolineare: questo crollo parziale non deve essere l'occasione per aprire alla banda dei palazzinari che preme e spesso impera sulle decisioni dell'amministrazione un altro lotto di conquista con affaccio sul mare! Il fronte cinquecentesto e la forma stessa del lotto sono ASSOLUTAMENTE da consolidare e preservare sia per il loro valore insostituibile nel paesaggio urbano e nello skyline della marina, sia per fugare ogni velleità di sostituzione affidata ai soliti "amici" ingegneri o parenti dell'ultim'ora (chi ha orecchie per intendere intenda) che costituisca precedente per ulteriori scempi nelle aree pericolanti.
Esiste ancora una Soprintendenza per i beni Architettonici Paesaggistici ecc... o è andata a contare le tartarughe virtuali da ricoverare?
L’Associazione Centro Studi Documentazione e Ricerca Le SCIAJE esprime sdegno e rabbia per l’ennesimo crollo in Città Vecchia. Un intero stabile di Via Garibaldi, adiacente alla chiesa di San Giuseppe, è andato perduto per sempre. Faceva parte del Pittaggio Ponte, che assieme al Torrepenna, caduto vittima nel ’34 del piccone fascista, costituiva lo storico affaccio su Mar Piccolo e la secolare casa dei pescatori tarantini.
Non basta il maltempo, però, a giustificare questa ulteriore devastazione: le colpe reali vanno attribuite all’abbandono ed all’incuria in cui l’intera città, il suo patrimonio storico e naturale sono stati lasciati colpevolmente sprofondare. Noi continueremo ad operare con coscienza, consapevolezza per mantere salde le nostre radici, la Città Vecchia e i Due Mari, scelleratamente sostituite da una becera cultura del profitto industriale a vantaggio di pochi ed a danno di tutti.
Chiediamo ancora alla cittadinanza di unirsi per salvare Taranto, il suo Ambiente, la sua Storia.
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Crollo Palazzina Via Garibaldi con Piazzetta Vico Via Nuova.
Giovedì 29 novembre piazzetta Vico Via Nuova si presenta
ai cittadini e agli abitanti, distrutta e sventrata, pietre e calcinacci
disseminati lungo il selciato, transenne che impediscono l’accesso al piccolo
passaggio che era ancora, prima del crollo, fruibile al transito delle persone
e divieti che indicano il rischio di un possibile nuovo crollo lungo la
scalinata della Via Nuova da cui si arriva in via Duomo.
Venerdì 2 novembre abbiamo avviato la raccolta firme,
in calce alla petizione popolare, al fine di sollecitare il Comune di Taranto
ad affrontare e risolvere lo stato di degrado fisico riguardante piazzetta Vico
Via Nuova e ad intervenire per riqualificarla. Chiedevamo, con il sostegno di 300 persone, di
ristrutturare il Palazzo che si presentava gonfio all’esterno e sventrato al
suo interno, intervenendo sulla proprietà privata - responsabile principale del
degrado architettonico - al fine di riqualificare la struttura, qualora fosse
economicamente sostenibile, e, in caso contrario, di procedere
all’abbattimento, restituendo l’area pubblica ai cittadini. Il Sindaco era a
conoscenza del nostro obiettivo e, soprattutto, era consapevole del problema in
atto. Il tornado che si è abbattuto sulla comunità di Statte e sulla città di
Taranto, provocando feriti, un disperso e tanta devastazione, in questo
specifico ed unico caso, ha accelerato quanto sarebbe accaduto comunque con
l’arrivo delle piogge che cadranno copiose nel tempo prossimo: i segnali del
possibile crollo erano evidenti ad occhio nudo
Ora non è più il tempo delle parole. L’unico fatto che resta
da compiere è risolvere il problema. Crediamo necessario ripulire l’area e
provvedere all’abbattimento di quel che resta di un pezzo di storia che, come
altri, va via per l’incuria pubblica e l’inciviltà privata. Per il resto
occorre che facciate fagotto quanto prima possibile!
Il Comitato promotore
rigeneriamo Piazzetta Vico Via Nuova.
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