Ilva: Anm, magistratura intervenuta davanti a grave rischio per salute
(ASCA) - Roma, 29 nov - L'Associazione nazionale magistrati, con riferimento alle questioni poste dagli ultimi provvedimenti della magistratura riguardanti lo stabilimento Ilva di Taranto, ''pur consapevole del dramma occupazionale e sociale determinato dalle situazioni su cui tali interventi hanno inciso, ricorda che il diritto alla salute, come quello al lavoro, e' un diritto fondamentale tutelato dalla Costituzione, che all'art. 41 impone che l'iniziativa economica privata non possa svolgersi in modo da recare danno alla liberta', alla dignita' e alla sicurezza della persona''.L'Anm ribadisce, in una nota, che la magistratura nel caso Ilva ha ''rigorosamente esercitato le proprie prerogative''.
''La ricostruzione delle note vicende dello stabilimento siderurgico di Taranto, cosi' come delineate anche da sentenze passate in giudicato, - sottolinea l'Anm - consente a chiunque di riconoscere che la magistratura e' intervenuta, con gli strumenti giudiziari ordinari che le leggi le mettono a disposizione, solo e unicamente in adempimento di un obbligo giuridico, in presenza di gravi ipotesi di reato, e con la finalita' di prevenire il protrarsi di un attuale grave e concreto pericolo per la salute dei lavoratori e dei cittadini''.
L'Anm auspica che ''sia compiuto ogni sforzo, da parte delle Istituzioni e delle forze sociali, per trovare, in piena cooperazione e fuori da logiche di scontro, soluzioni che contemperino la tutela della salute con quella dell'occupazione, nel pieno rispetto delle attribuzioni che la Costituzione assegna alle Autorita' politiche democratiche e alla giurisdizione''.
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