COMUNICATO STAMPA
Una
rappresentanza di PeaceLink è a Colleferro, in provincia di Roma, per
studiare - in un convegno nazionale sulle bonifiche - l'esperienza di
bonifica della Ruhr e incontrare Hanns-Dietrich Schmidt, responsabile dei rapporti internazionali del distretto della Ruhr nella Nordrhein-Westfalen in Germania.
Hanns-Dietrich Schmidt è in Italia per illustrare il
progetto Ruhr, ritenuto un esempio d'intervento unico nel suo genere e
un modello di riferimento per chiunque voglia far rinascere ex territori
industriali.
L'esperienza di bonifica della Ruhr sarà studiata
anche con l'aiuto della dott.ssa Grazia Maria Piana, Energy Consultant,
Specialista in Diritto ed Economia dell’UE, sui processi partecipativi e
i Piani Operativi Regionali e il dott. Gabriele Guazzo di CITTALIA -
area europa, sui nuovi fondi per il risanamento gestiti dall’ Unione
Europea.
Dal 23 al 25 novembre Colleferro è il centro di
un confronto fra esperienze ambientali e PeaceLink porterà l'esperienza
di Taranto, alla luce della necessità della bonifica dell'area
dell'Ilva.
Si terranno tavoli tematici su bonifiche SIN (Siti Interesse Nazionale) e matrici ambientali, salute e diritti, difesa del paesaggio e politiche agricole. Per PeaceLink partecipano Fulvia Gravame e Lidia Giannotti.
Si approfondiranno tematiche fondamentali quali trasferimento,
condivisione della conoscenza con percezione pubblica del rischio e del
danno; consumo di suolo, aggressione al territorio, all'ambiente, al
paesaggio ed alla salute; filiere produttive, modelli di sviluppo,
politiche del lavoro e alternative; norme, giurisprudenza, poteri e
competenze istituzionali.
L'iniziativa è coordinata dalla Rete per la Tutela della Valle del Sacco e dal Gruppo Logos.
Perché si parla oggi tanto della bonifica della Ruhr in Germania e perché è importante Per Taranto?
PeaceLink, dopo aver visitato la Green City tedesca
di Friburgo e aver partecipato a Berlino alla rete europea di avvocati
per la difesa ambientale, cerca oggi di mettere a fuoco un ecoprogetto
che può essere un modello virtuoso per Taranto: la bonifica della Ruhr.
Il riscatto di quest’area della Germania era stato già
sognato da Willy Brandt che, nel 1961, in piena industrializzazione e
la devastazione del territorio di quell'area, pronunciò una famosa
frase: "Il cielo sopra la Ruhr deve tornare ad essere di nuovo blu!".
Con il successivo declino delle industrie minerarie e
pesanti degli anni ‘70-’80, tutto sembrava compromesso: colline cosparse
di scorie industriali, ruderi di fabbriche dismesse, tracciati
ferroviari fuori uso e, soprattutto, il rischio di una declino economico
irreversibile.
Le somiglianze tra il dramma vissuto oggi a Taranto e
quelli della Ruhr sono innumerevoli. Il fiume Emscher che attraversa la
Ruhr era stato trasformato in una discarica a cielo aperto e tutta
l'area era intrisa di inquinanti persistenti.
Negli anni ‘90, i problemi della regione della Ruhr
furono affrontati con grande coraggio dal governo regionale del
Nordrhein-Westfalen che rivoluzionò l'Internationale Bauausstellung
Emscher Park (Mostra Internazionale di costruzioni e architettura-IBA) e
la trasformò in una società che vedeva nel suo consiglio
d’amministrazione importanti esponenti della politica, dell'economia,
dei sindacati e delle associazioni ambientaliste. Vi parteciparono gli
ordini professionali e singoli professionisti quali architetti,
ingegneri, paesaggisti, artisti, naturalisti.
La Ruhr insegna che coordinare diversità come queste non è né complicato né costoso.
Il
progetto Ruhr ruota intorno ad un obiettivo: la realizzazione del
grande Parco Paesaggistico dell'Emscher (Emscher Landschaftspark),
un'area di circa 320 Kmq, che rappresenta più di un terzo della
superficie complessiva della regione della Ruhr. Esso si estende per
circa 70 km, nella fascia est-ovest tra Duisburg, sul Reno e Bergkamen
nella Westfalia e, in altezza, per 10-12 km su entrambi i lati del fiume
Emscher; il suo tessuto connettivo ricongiunge e lega a sé le fasce di
paesaggio che separano i 17 comuni compresi nel progetto.
“Passare dal concetto di salvaguardia a quello di
promozione del paesaggio”: questo è il messaggio più importante che
lancia il progetto Ruhr.
Nel Parco
dell'Emscher, il paesaggio gioca un ruolo strategico e viene utilizzato
come mezzo per agire sull’immaginario, sulle aspettative e sui desideri
dell’intera popolazione. Lungi dal rassegnarsi, i cittadini della Ruhr
hanno dimostrato di saper sognare, persino durante gli anni
dell'industrializzazione, un grande futuro di riscatto.
Hanno detto a se stessi: “Noi vogliamo realizzare solo ciò che per decenni abbiamo immaginato”.
E così il Distretto della Ruhr ha dato vita al Parco Paesaggistico dell’Emscher.
PeaceLink - con questo convegno nazionale di
Colleferro - vuole studiare l'esperienza della Ruhr perché ha molto da
insegnare per il recupero della vasta area industriale e degradata di
Taranto.
Oggi nella Ruhr arrivano milioni di persone da tutta Europa perché è
passata dall'inferno dell'inquinamento al turismo, dal degrado e dal
declino sociale alla promozione culturale e alla rinascita economica, con la diffusione di università, centri culturali e musei.
Noi abbiamo un sogno: se è stato possibile far
rinascere la Ruhr è possibile far rinascere Taranto e altre zone
italiane - come la Valle del Sacco - che oggi sono inquinate ma che le
bonifiche possono riconquistare un futuro sostenibile difendendo
l'ambiente e la salute.
http://www.peacelink.it
Nessun commento:
Posta un commento