Litigano tra loro cittadini, lavoratori e sindacati mentre i Riva e i politici stanno a guardare (e sorridere...)
Ilva, dopo la morte operaio continua sciopero ad oltranza
Proseguirà ad oltranza lo sciopero dei lavoratori
del reparto Mof (movimento ferroviario) dell’Ilva che dal 30 ottobre
scorso sono in presidio permanente davanti alla portineria A dello
stabilimento per richiamare l’attenzione sulle questioni legate alla
sicurezza dopo l’incidente che è costato la vita al loro collega Claudio
Marsella. I lavoratori hanno anche programmato per sabato 10 novembre
una manifestazione con corteo con inizio alle 14.30.
Sono 120 gli operai del reparto Mof che,
attraverso una nota, invitano «tutte le realtà sociali e sindacali,
locali e nazionali, che si battono contro l'inquinamento dell’ambiente e
dei luoghi di lavoro e per un Lavoro dignitoso e sicuro, in cui non vi
sia spazio ad accordi sindacali che favoriscano gli omicidi sul lavoro, a
unirsi in una giornata di lotta sui temi della sicurezza sul lavoro,
della salute e dell’ambiente». Alla protesta ha aderito l’Unione
sindacale di base (Usb).
FIM, FIOM E UILM: L'ACCORDO PER IL REPARTO MOF TUTELA I LAVORATORI«Tutela
i lavoratori» l’accordo raggiunto con l’azienda per quanto riguarda
l’organizzazione del lavoro nel reparto Movimento ferroviario dello
stabilimento Ilva di Taranto dove il 30 ottobre scorso è morto, in un
incidente sul lavoro, l’operaio 29/enne Claudio Marsella: lo sostengono
in una nota i responsabili territoriali di Fim, Fiom e Uilm secondo cui
le informazioni diramate in questi giorni dal comitato 'Liberi e
Pensanti' e sindacato Usb non corrispondono alla realtà. «Le cause che
hanno provocato l’infortunio del giovane operaio Claudio Marsella, nel
grave e inaccettabile incidente accaduto nel reparto MOF (Movimento
ferroviario) dell’Ilva, - sottolineano Fim, Fiom e Uilm – sono al
momento in fase di accertamento da parte degli organi inquirenti che,
siamo convinti, faranno piena luce sulle eventuali responsabilità».
La
documentazione inerente agli accordi distribuita ai lavoratori e agli
organi di stampa dal comitato 'Liberi e Pensantì e dal sindacato Usb,
secondo Fim, Uilm e Fiom «risulta incompleta, mancante del
cronoprogramma e della procedura di soccorso in caso di malore o
infortunio dei lavoratori con dettaglio delle azioni da intraprendere».
«Alle menzogne ancora una volta – si legge nella nota - rispondiamo
dicendo che nessuna modifica organizzativa degli assetti di lavoro nel
reparto MOF è avvenuta in modo unilaterale, in quanto al fine di
perfezionare quanto più possibile le modalità di accordo si sono tenute
assemblee retribuite di reparto tra i lavoratori, i quali hanno
condiviso l'accordo». Chiarimenti sull'attività sindacale svolta
verranno dati nel corso della conferenza stampa che le segreterie
territoriali di Fim, Fiom e Uilm terranno domani mattina, alle 11, nella
sede di Piazza Bettolo 1/c. Durante l’incontro, inoltre, sarà fornita
alla stampa documentazione riguardante l’organizzazione del lavoro del
movimento ferroviario dello stabilimento Ilva di Taranto.(GdM)
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