(Telenorba) Fermata degli impianti e lavoratori in cassa integrazione.
Situazione preoccupante all'ilva di taranto dove, da oggi, ai 2140 lavoratori a casa dal 1 dicembre se ne aggiungono altri 1404.
Sei settimane di cassa integrazione fino al 28 febbraio prossimo.
Confermato anche il blocco degli impianti a cominciare dalle batterie 5-6 - ferme già 3-4 - e un agglomerato.
Dal 15 gennaio si fermeranno anche l'afo1, in aggiunta al 4, e un'acciaieria.
Riduzione dei turni - da 21 a 15 - al treno nastri 2.
Unica notizia positiva è la ripresa, da oggi, del laminatoio a freddo per due settimane.
Un quadro drammatico dovuto, come più volte ribadito anche dalla direzione aziendale, alla crisi che stanno attraversando i settori delle auto, degli elettrodomestici e della carpenteria per costruzioni.
La perdita in termini di produzione è notevole, pari a circa il 40%.
Basti pensare che da oltre 24.000 tonnellate di ghisa prodotte quotidianamente si passerà a 14.500 e per l'acciaio da 27.000 a 16.700.
Tutti auspicano una ripresa anche se difficile.
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