venerdì 5 dicembre 2008

Lettera del Comitato per Taranto al Direttore del Corriere del Mezzogiorno

Egregio direttore,
con la presente vorremmo sollevare delle osservazioni alla ormai consueta crociata, sempre più solitaria, che Federico Pirro muove disponendo nello spazio che il Suo giornale gli offre.
Le motivazioni che Pirro sostiene, nel suo articolo del 5 dicembre, per sottolineare la corresponsabilità degli Enti pubblici nella tragica vicenda ambientale tarantina sono ormai note da tempo (non a caso sono le stesse che vengono ripetute ossessivamente da un parlamentare locale appartenente ad un partito ostracizzato a Taranto dopo il disastro economico della sua giunta) e sono - spero che si possa dire una volta per tutte - deboli e palesemente inutili a dirimere la questione.
Si potrebbe anzi dire, con buona pace di Pirro, che i tarantini e tutti coloro che sono soggetti all’avvelenamento quotidiano, conoscono alla perfezione le mancanze della Regione riguardo ai fondi per il Rione Tamburi e quelle dell’Acquedotto Pugliese relativamente al depuratore. Conoscono anche le poche luci e le tante ombre passate di Provincia e Comune in merito. Ma questo cambierebbe qualcosa?
Se Pirro conoscesse veramente la storia saprebbe che il rione Tamburi era lì molto tempo prima che l’Italsider fosse costruita e, come lui afferma, c’era anche quando divenne Ilva nel senso che insieme ai guadagni stratosferici che il gruppo Riva si assicurò con l’acquisto in saldo di quello stabilimento si assunse anche tutte problematiche aperte - allora come oggi - della sua ambientalizzazione.
Se Pirro, che ovviamente risiede lontano da questa città e dai suoi miasmi, fosse venuto alla manifestazione invece di informarsene a posteriori dagli articoli di giornale o dai servizi tv, avrebbe sicuramente notato che la cittadinanza ha manifestato non “contro l’Ilva” ma “a favore di soluzioni al problema dell’inquinamento a Taranto”. E lo ha fatto con positività rifiutando etichette e strumentalizzazioni politiche (nessun rappresentante di partito è salito sul palco e tutti coloro che hanno preso parte alla manifestazione lo hanno fatto come liberi cittadini!).
Se Pirro fosse venuto una volta sola a Taranto in mezzo alle numerosissime assemblee e cortei che in città si vanno svolgendo sulle problematiche della salute, avrebbe capito che non è più una questione di “movimenti ambientalisti”, ma di cittadinanza tutta che, attraverso una chiara e corretta informazione supportata da dati scientifici, ha preso coscienza dell’incompatibilità di certe situazioni e del proprio diritto costituzionale alla salute.
Se Pirro vivesse a Taranto, forse gli verrebbe più facile capire come mai, anche supponendo di aver speso i tanto declamati 49 milioni di euro (e taciamo su “come” i fondi per il risanamento vengono solitamente gestiti o meglio sperperati) per il Rione Tamburi e di aver garantito all’Ilva l’approvvigionamento idrico con acque depurate, la questione, che ha scala non rionale ma ormai regionale, non sarebbe minimamente scalfita! Conosce Pirro i dati di mortalità, morbilità e incidenza di patologie legate all’inquinamento industriale nel famoso triangolo Taranto-Brindisi-Lecce? Lo sa Pirro che a Taranto e nei comuni limitrofi (non solo ai Tamburi) si arriva a respirare l’equivalente in benzoapirene di decine di sigarette? Lo sa Pirro che i bambini tarantini possono ammalarsi di “sindrome da fumatore incallito”?
Venga Pirro a Taranto a respirare passivamente le nostre sigarette-equivalenti e a mangiare formaggio e carni contaminate, saremo lieti di spiegargli quali sono i “veri” problemi della città e dei suoi cittadini.
Ma forse, come dicevano i nostri nonni, “non c’è peggior sordo di quello che non vuol sentire”. E allora non si dispiaccia Pirro se sarà sempre più considerato una mosca bianca o se i più malevoli potrebbero farsi una cattiva idea riguardo alle sue constatazioni già note e superflue se non controproducenti.
I partiti e gli amministratori sono costantemente presidiati e messi sotto pressione allo stesso modo delle industrie perché, come qualcuno ha detto nel corso della manifestazione del movimento Altamarea tenutasi il 29 novembre scorso, “noi plaudiremo e sosterremo soltanto chi ci farà vivere e respirare, fino ad allora i politici dovranno lavorare e in fretta!”.
Il risanamento rionale e altre minuzie sono poca cosa se non si riduce drasticamente la quantità di emissioni e scarichi che quotidianamente appestano il territorio jonico.
Ci auguriamo allora che la meritata vittoria che si attendono tutti i cittadini di Taranto in questa onesta e condivisa battaglia per la vita non sia una vittoria di Pirro!
Distinti saluti

Ecco l'articolo Pirro

1 commento:

gisa ha detto...

Purtroppo non siamo tutelati da nessuno...a Modugno, ad esempio, la farsa dei parafondellamenti e degli insulti della nostra dignità di cittadini è stata abilmente recitata da tutta la politica locale di CENTROSINISTRA.
Qui il video:
http://gisa.splinder.com/post/19246083/Benvenuti+a+Modugno

Quanto a Pirro...stendiamo una trapunta pietosa.