lunedì 29 dicembre 2008

A proposito di cultura e comunicazione

La provincia di Taranto occupa saldamente gli ultimi posto in Italia per cultura e comunicazione (e non solo).
Facciamo un esempio: domani si inaugura al Museo Archeologico Nazionale una mostra su un celebre pittore olandese che ha dipinto delle vedute di città italiane a fine Settecento.
E' un evento unico, presentato come epocale... a Roma!
Provate a cercare su tutti i siti istituzionali, su quello del Comune, della Provincia, della Soprintendenza, del turismo in Puglia, della Regione, del che vi pare e... NIENTE!!!
Si sono dimenticati i cittadini!!!
Nessuno ci dice quando comincia, se possiamo andare all'inaugurazione, quanto dura, che orari fa, se siamo graditi noi semplici cittadini tarantini o se dobbiamo entrare con la museruola e il guinzaglio!
Sembra una di quelle iniziative d'élite politico-amministrativa d'altri tempi, con le pellicce rispolverate dagli armadi di buona famiglia e gli amici degli amici che si spartiscono quattro chiacchiere e le tartine annunciando addirittura da Roma la mostra-evento!
Ma i tarantini li volete?
O fanno troppo chiasso con la loro ignoranza plebea e scroccona?
Forse è meglio spargere la voce il giorno dopo l'inaugurazione, quando se proprio vorranno, dovranno pagare il biglietto (5 euro) e fare numero per permettere di dire che qualche fesso ha pagato per entrare.
Grazie dell'attenzione
Finchè avremo questa attenzione culturale dovremo ringraziare il Sole 24ore che ha la decenza di metterci agli ultimi posti delle classifiche culturali invece che cancellarci con un NON PERVENUTI!

Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno
Gli acquerelli di Louis Ducros tornano a Taranto: il 30 dicembre approderanno al Museo Nazionale Archeologico che ha ottenuto dal Rijksmuseum di Amsterdam di poter esporre i dipinti realizzati nel 1778 nel corso di un Grand Tour che coinvolse quattro nobiluomini olandesi e un inglese che attraversarono la Penisola passando per Roma, la Puglia, la Calabria e la Sicilia. Le tele tornano per tre mesi nei luoghi dove furono dipinte dopo essere state custodite per oltre due secoli nelle sale del principale museo olandese.
L’amministrazione comunale di Taranto è riuscita ad organizzare l’esposizione ad un anno esatto dalla riapertura del Museo Archeologico e l’ha presentata ieri a Roma.
«E' un evento importante, direi storico – spiega Angela Mignogna, assessore alla Cultura di Taranto – perchè siamo riusciti ad ottenere opere d’arte di grandissimo valore che testimoniano la vita e mostrano i paesaggi di una Puglia che non c'è più. È un passo avanti per il nostro museo che così si apre a manifestazioni non solo legate alla Magna Grecia».
Saranno esposti un’ottantina di acquerelli che raffigurano Taranto, Bari e Lecce, Brindisi e Canosa, Gallipoli e Manduria, Giovinazzo e Monopoli, Egnatia o Canne della Battaglia, che il pennello di Louis Ducros, pittore svizzero che a lungo dimorò a Roma, consegnò alla storia dell’arte al termine di un lungo viaggio alla ricerca delle testimonianze dell’arte greca e romana.

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