venerdì 5 dicembre 2008
Italcave: dalle stelle alle stalle
Non ha fatto neanche in tempo a gioire per l'ottenimento della VIA regionale (episodio vergognoso che ci ricorda ancora una volta che non tutto in regione va come dovrebbe...) che sono scattati i sigilli del NOE!
Speriamo che questa volta si faccia piena luce su un altro scempio ambientale denunciato dal sindaco e dai cittadini di Statte che hanno fatto ricorso al TAR!
(Il Paese Nuovo) I carabinieri del NOE di Lecce, ha proceduto al sequestro di un'area, estesa per oltre 80mila metri quadrati, su cui è ubicato un impianto autorizzato di discarica e di trattamento di rifiuti speciali non pericolosi, di proprietà della società "Italcave Spa". Il sequestro è scattato a parziale conclusione delle indagini, in esecuzione del decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del tribunale di Taranto. I sigilli sono stati apposti in quanto a seguito di un sopralluogo effettuato nei giorni scorsi dal NOE (Nucleo Operativo Ecologico) di Lecce sono emerse alcune irregolarità in relazione alla gestione della discarica per la quale è in possesso delle prescritte autorizzazioni la "Italcave Spa" che, di fatto, ha dato in gestione l'impianto alla società "Sei C Srl" , quest'ultima senza alcuna autorizzazione da parte della provincia di Taranto. Inoltre i militari hanno anche accertato che le modalità di gestione della discarica sono pericolose in quanto gli argini del letto della stessa ed il fronte di cava erano in condizioni tali da non garantire la sicurezza della discarica e del personale che opera all'interno della struttura. Le posizioni degli amministratori della "Italcave Spa" e della società "Sei C Srl" sono ora al vaglio dell' autorità giudiziaria . Nell'ambito della stessa indagine, diretta dal pubblico ministero della procura di Taranto, dr. Luca Buccheri, risulta indagato per abuso d'ufficio un dirigente della regione Puglia intervenuto nella procedura di autorizzazione integrata ambientale relativa alla discarica di "Italcave Spa" . Il provvedimento di sequestro, come disposto dall'autorità giudiziaria, è stato anche notificato al presidente della regione Puglia ed al presidente della provincia di Taranto per le valutazioni e i relativi adempimenti di competenza.
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1 commento:
Grazie Noe, unica vera fonte di credibilità e spero che dalle stalle i responsabili finiscano in galera.
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