mercoledì 24 dicembre 2008

Rifiuti e inceneritori nel tarantino: una lettera aperta

Già avevamo fatto notare, su questo blog, la subdola approvazione di due impianti di incenerimento a Fragagano e Grottaglie all'interno del piano di Area Vasta Tarantina.
Ecco una lettera di Vigiliamo per la discarica che espone i fatti:

AREA VASTA TARANTINA
Lettera aperta di Vigiliamo per la discarica alla Provincia, ai Comuni, agli Enti locali e agli Imprenditori interessati

Il comitato Vigiliamo per la discarica, in merito alla deliberazione della Giunta comunale di Grottaglie n.756 del 4 dicembre u.s. con la quale si esprime un parere favorevole alla realizzazione di un “impianto di termovalorizzazione sperimentale (gassificatore integrato) per produzione di energia elettrica da biomasse”, progetto presentato all’Ufficio Unico dell’Area Vasta tarantina, comunica quanto segue.
Il territorio compreso nell’Area vasta tarantina non ha bisogno di essere ulteriormente violentato e abusato con la realizzazione di questo genere di progetti che peggiorerebbero la situazione esistente già gravemente compromessa da megadiscariche per rifiuti speciali e relativi abnormi ampliamenti illegittimamente autorizzati, oltre che dalla abnorme emissione di diossine e furani già presenti in abbondanza nella Provincia di Taranto.
La Giunta comunale di Grottaglie che ha rilasciato il parere favorevole per il progetto di cui sopra è espressione di una Amministrazione Comunale che non solo è abituata a prendere decisioni gravi all’insaputa dei cittadini, ma che pervicacemente continua a rifiutare loro il dialogo e ad ignorarne le giuste istanze, arroccandosi in una autoreferenzialità che finora è stata causa di gravi conseguenze, come dimostrato dall’annullamento del piano regolatore di Grottaglie e dall’annullamento del programma integrato di riqualificazione delle periferie PIRP, con conseguente perdita dei finanziamenti, per citare solo i più gravi degli evidenti insuccessi dell’attuale Amministrazione comunale di Grottaglie.
Il comitato Vigiliamo per la discarica metterà in atto tutte le iniziative opportune per fermare il progetto approvato dalla Giunta comunale di Grottaglie il 4 dicembre scorso, comprese, se necessario, anche quelle che potrebbero inficiare l’intera programmazione di Area Vasta.
Ribadisce inoltre quanto, insieme al Comitato per l’ambiente di Fragagnano, ha già reso noto nel comunicato del 13 novembre scorso, e cioè che la progettazione e produzione di un impianto di termovalorizzazione sperimentale con gassificatore integrato a Grottaglie, e di un impianto di termodistruzione di rifiuti speciali e/o pericolosi con recupero di energia a Fragagnano, sono improponibili, anacronistici e fuori luogo. E ciò sia perché si pongono in netta contrapposizione rispetto alla programmazione regionale volta verso una decisa riduzione degli impianti di termovalorizzazione, già eccessivi, sia perché la eventuale presenza di tali impianti o addirittura di impianti di incenerimento, disincentiverebbe il ciclo virtuoso dei rifiuti che deve terminare col loro riutilizzo e non con la termovalorizzazione, l’incenerimento e/o la distruzione dei rifiuti stessi. Va inoltre aggiunto che la nuova direttiva comunitaria sui rifiuti n. 2008/98/CE del 19 novembre 2008, ha esteso l’applicazione del principio di prossimità anche al recupero dei rifiuti urbani non differenziati provenienti dalla raccolta domestica; sicché appare davvero inutile un impianto di questo tipo.
Il Comitato Vigiliamo per la discarica avvisa pertanto le Amministrazioni comunali e gli Enti locali interessati, la provincia di Taranto e la Regione Puglia, a non fare da sponda a siffatti dannosi progetti e, nello stesso tempo, avvisa anche gli Imprenditori a non investire neppure 1 Euro perché ove si dovesse dare seguito a questa sciagurata iniziativa, ogni investimento potrebbe essere inficiato e vanificato da una siffatta improvvida previsione.
Infine, fa presente che, invece della realizzazione di questo inceneritore che l’Amministrazione comunale di Grottaglie pare che voglia realizzare a tutti i costi, potrebbe tranquillamente essere realizzato, in alternativa, un impianto di produzione di energia di identica potenza (1 MW), alimentato ad esempio da fonte fotovoltaica. Grottaglie, 23.12.2008

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