giovedì 18 dicembre 2008

Un parere tecnico sulla diossina...

COMUNICATO STAMPA DI MEDICINA DEMOCRATICA
Inceneritori e diossine negli alimenti

Da dove viene la diossina nella carne? Ci dicono dai mangimi. E nei mangimi come ci arriva? Solo, "accidentalmente" da oli contaminati? E gli animali contaminati dove vanno a finire? Chi ci assicura che non diventeranno nuovi mangimi direttamente o ancor più con l'incenerimento?
La notizia che anche questa volta non è stata data nella vicenda dei "maiali (e non solo) alla diossina" è che la diossina proviene per la maggior parte dall'incenerimento di rifiuti urbani, ospedalieri ed industriali.
Da qui la follia di di volere costruire nuovi inceneritori ed ampliare quelli esistenti con la inevitabile conseguenza di aumentare la diossina che va a finire nei nostri piatti.
Medicina Democratica ribadisce la sua assoluta contrarietà a questi impianti nocivi, costosi ed assolutamente inutili.
Medicina Democratica denuncia, inoltre, come pericoloso il consumo di alimenti di qualsiasi tipo già contaminati essendo la diossina un contaminante persistente che si accumula nei viventi.
In particolare non esiste una esposizione "accettabile" alle diossine o ad altri inquinanti cancerogeni al di sotto della quale non vi sia rischio per le persone.

Il Comitato Direttivo di Medicina Democratica, Firenze 14 dicembre 2008


Si richiama l'attenzione su quanto pubblicato da un settimanale di tiratura nazionale circa il preoccupante aumento di incidenza di cancro nell' infanzia.
Ancora una volta i dati che con la lettera aperta alcuni medici avevano diffuso il 18 luglio trovano conferma.
Con soddisfazione possiamo constare che anche il più illustre oncologo d' Italia ammette che la presenza di diossina nel latte materno deve far riflettere e che forse dobbiamo salvare i nostri bambini con un mondo pulito.
Non possiamo però dimenticare che chi afferma ciò è la stessa persona che pubblicamente ha rassicurato su inceneritori, OGM, elettrosmog.....ma, evidentemente, quando l'evidenza non può più essere negata, viene il momento del ravvedimento e questo ci lascia ben sperare. [...]
Auspico quindi che alla prossima occasione chi amministra questa città mostri più attenzione a chi cerca di fornire informazioni e strumenti di conoscenza indipendenti. Prima o poi - magari "obtorto collo" - il ravvedimento vien per tutti e, come direbbe il proverbio: "meglio ravveduti oggi che ammalati domani".

Dott.ssa Patrizia Gentilini, Associazione Medici per l'Ambiente ISDE Forlì

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