Chissà da dove viene la "puzza di gas" sulla città?
Soprattutto quando il vento soffia da nord-ovest?
e' così difficile dare un nome ad uno dei problemi di Taranto? Che stampa è quella che non scende più in strada col naso alzato a capire i fatti e si limita ad alzare la cornetta per intervistare questo e quello per un parere superiore che protegga i giornali piccoli piccoli da pressioni e querele?
Beh, noi lo diciamo: era una perdita all'ENI!
Visto che ormai tra fumate nere e perdite varie la nostra cara raffineria sta contendendo da tempo all'Ilva lo starsystem dello scenario tarantino, potremmo anche proporre di inserirla come attrattiva turistica. E perchè no, magari inserire nei pacchetti un giro a Punta Rondinella, sito archeologico di interesse nazionale ma, di fatto, terra di nessuno dove tra abusi e discariche, la cosa più interessante sono gli effetti lisergici delle esalazioni continue... Allora via all'offerta stupefacente: Taranto come Amsterdam? E gratis pure!
Non è detto che non fosse una festa in raffineria dal momento che proprio ieri l'Eni si e' aggiudicata la licenza esplorativa di Kerzaz, nell'Algeria sud occidentale, a seguito di una gara internazionale indetta dall'Agenzia Nazionale per la Valorizzazione degli Idrocarburi (ALNAFT). La licenza Kerzaz, ad alto potenziale, ha un'estensione di 16.000 Kmq in regime di concessione ed e' situata nel Bacino di Timimoun, 400 Km a sud est del campo ''giant'' di Hassi R'Mel. Dopo l'acquisizione di First Calgary Petroleum, l'assegnazione del blocco di Kerzaz rafforza ulteriormente la presenza di Eni nel Paese e conferma l'alta potenzialita' petrolifera dei bacini sedimentari algerini. Eni e' presente in Algeria dal 1981. L'attuale produzione giornaliera equity e' di 84.000 barili al giorno. In Algeria Eni partecipa in 24 licenze gia' in produzione e in 8 in fase di sviluppo.(Sec/Zn/Adnkronos)
Esportatori di democrazia e importatori di "puzza di gas"!
Un po' di storia Ilva, col contagocce...
Per una volta anche una "bella" notizia.
Ho avuto modo di conoscere il proprietario dell'azienda premiata. E' una di quelle persone semplici, pratiche, un po' rude a volte, ma fortemente innamorata della propria terra, della storia del suo territorio e anche di piante ed animali che cresce con passione.
Se passate da lì dateci un'occhiata per conoscere come nella nostra realtà devastata esista un modo di fare economia sano, onesto e sostenibile.
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