sabato 3 ottobre 2009

A domanda non rispondo

Tratto da La rivoluzione della green-economy. Ge-Energy a Zero Emission 2009 sostiene il mix tra business e sostenibilità ambientale, in versione completa su Avvisatore.it

Si è chiusa oggi presso la Fiera di Roma Zero Emission 2009, un evento internazionale dedicato a energie rinnovabili, sostenibilità ambientale, lotta ai cambiamenti climatici ed emission trading, che anche quest’anno si conferma come una delle manifestazioni di riferimento per un settore in forte crescita.
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Un importante protagonista dell’evento è stato Ge Energy, uno dei maggiori fornitori mondiali di tecnologie per la generazione e distribuzione di energia, che fornisce soluzioni all’avanguardia per tutte le industrie energetiche: carbone, petrolio, gas naturale, energia nucleare e soprattutto fonti rinnovabili (eolico, solare e biogas, nonché altri combustibili alternativi.
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Abbiamo potuto approfondire il ruolo di Ge Energy in un breve colloquio con Claudio Organtini, Renewables Sales Manager per la stessa azienda dal 2004, che ha curato tutte le fasi dei rapporti con i grandi clienti della stessa, nelle trattative riguardanti la commercializzazione sul territorio nazionale di impianti a turbine eoliche, di generatori e pannelli fotovoltaici.
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INTERVISTA:
(DOMANDA) Come si conciliano investimenti in energia pulita e accordi di servizio per turbine, generatori e compressori con Eni Power per impianti altamente inquinanti e ad alto rischio ambientale come quelli installati negli impianti di Livorno, Ravenna e Taranto?
(RISPOSTA) Ge ha sei stabilimenti di costruzione e montaggio in Germania, Spagna, Cina e Stati Uniti. I nostri insediamenti produttivi sono registrati come conformi alla norma ISO 9001:2000 e il nostro sistema di gestione della qualità, assicura alla clientela l’alta qualità delle nostre soluzioni, che hanno alle spalle la consolidata tradizione di GE. Siamo impegnati ad aiutare i nostri clienti a progettare e realizzare soluzioni energetiche in grado di soddisfare le loro esigenze nel rispetto degli standard ambientali.
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E allora? Come si conciliano???

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