venerdì 16 ottobre 2009

L'ENI fa il gioco sporco?

Comunicato stampa

Sembra che l’ENI non voglia il controllo continuativo sulle emissioni della sua centrale termoelettrica Enipower di Taranto. Il cosiddetto “campionamento continuo”, secondo ENI, andrebbe infatti sostituito da una “verifica semestrale”. Questo emerge da un documento (inviatoci per posta elettronica dal Ministero dell’Ambiente) nel quale l’ENI sostiene di avere ottenuto anche il consenso dell’Arpa al fine di accantonare il “campionamento continuo” delle sostante organiche volatili, la cui tossicità è nota.
Ricordiamo che il “campionamento continuo” è un controllo costante delle emissioni inquinanti che avverrebbe giorno e notte, 24 ore su 24, per tutto l’anno. Se venisse accantonato il controllo continuativo delle emissioni verrebbe meno una importante garanzia per i cittadini.
Riteniamo grave questo tentativo da parte dell’ENI si sottrarsi ad una misurazione costante delle sostanze organiche volatili. E chiediamo che il sindaco si esprima in merito essendo di sua competenza la tutela della salute dei cittadini.
Un minimo di informazione è più che mai utile. Le sostanze organiche volatili comprendono infatti sostanze tossiche come gli idrocarburi alifatici (dal n-esano, al n-esadecano e i metilesani), i terpeni, gli idrocarburi aromatici, (benzene e derivati, toluene, o-xilene, stirene), gli idrocarburi alogenati (cloroformio, diclorometano, clorobenzeni, ecc.), gli alcoli (etanolo, propanolo, butanolo e derivati), gli esteri, i chetoni, e le aldeidi (tra cui la formaldeide). In particolare le emissioni di formaldeide destano preoccupazione nelle centrali termoelettriche. La formaldeide era classificata fino al giugno 2004 come probabile cancerogeno per l’uomo (classe 2A). Le informazioni provenienti dai nuovi studi disponibili hanno rafforzato le prove a favore della sua cancerogenicità. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro ha dunque classificato l’agente chimico formaldeide come “cancerogeno per l’uomo” (classe 1) sulla base della acquisizione e della valutazione di nuovi studi.
Stiamo parlando di questioni molto serie ed occorre prescrivere nell’Autorizzazione Integrata Ambientale un serio piano di monitoraggio e controllo.
Per questo motivo Altamarea chiede ad Arpa Puglia se risponde al vero quanto sostiene l’ENI, e cioè che il 2 settembre 2009 la richiesta di accantonamento del campionamento continuo delle sostanze organiche volatili “fu accolta con il parere favorevole anche del rappresentante dell’Arpa”. L’ENI, rivolgendosi al Ministero dell’Ambiente, aggiunge: “Vogliate quindi provvedere alla correzione dei documenti nella loro versione finale”. Così si legge nella lettera dell’ing. Antonio De Roma, responsabile dello stabilimento Enipower di Taranto, datata 7 ottobre 2009 e inviata da ENI al Ministero dell’Ambiente e alla commissione istruttoria AIA/IPPC.
L’ENI, specifica l’ing. De Roma nella sua lettera, ha “richiesto che il monitoraggio delle sostanze organiche volatili si modificasse in una verifica semestrale con campionamento manuale ed analisi in laboratorio”.
L’ENI tenta in questo modo di modificare “all’ultimo momento” il Parere Istruttorio Conclusivo della Commissione AIA che formula le prescrizioni dell’Autorizzazione Integrata Ambientale.
Riteniamo che sia un pessimo segnale il tentativo di evitare il controllo 24 ore su 24 delle emissioni inquinanti nel momento in cui l’ENI vuole triplicare la centrale termoelettrica Enipower.
Altamarea sarà il 22 ottobre a Roma nella Conferenza dei Servizi al Ministero dell’Ambiente per ribadire la richiesta di “campionamento continuo” e per opporsi al potenziamento della centrale termoelettrica Enipower.
Il documento in nostro possesso - da cui risulta questo tentativo di eliminare il “campionamento continuo” - è stato inviato alle ore 17.11 del 7 ottobre 2009 dalla email del Ministero dell’Ambiente anche alla Regione Puglia, alla Provincia di Taranto e al Comune di Taranto. Il documento non risulta invece inviato, sulla base della email in nostro possesso, contestualmente ad Arpa Puglia e pertanto chiediamo al prof. Giorgio Assennato se Arpa abbia ricevuto dal Ministero dell’Ambiente questa grave richiesta dell’ENI di cambiare all’ultimo momento il Parere Istruttorio Conclusivo.

Coordinamento di associazioni e cittadini “ALTAMAREA contro l’inquinamento”

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