Oggi il gip Todisco ha accolto la richiesta della Procura della Repubblica di sollevare la questione di legittimità costituzionale riguardo alla legge 231 approvata dal Parlamento il 24 dicembre scorso. La norma concedeva all'azienda siderurgica Ilva la possibilità di commercializzare i prodotti finiti e semilavorati realizzati nel periodo tra il 26 luglio e il 3 dicembre, giorno del decreto del governo, poi convertito in legge.
L'azienda, sulla base della legge approvata dal Parlamento, chiedeva la restituzione dei prodotti sequestrati il 22 novembre. Per questo aveva presentato una richiesta alla Procura che, dopo aver espresso parere negativo e aver chiesto di sollevare la questione di legittimità, aveva trasferito gli atti al gip. Con la decisione di stamane il gip rimette la questione nelle mani della Consulta.
"Il mio unico lodo è il Codice di procedura penale e la Costituzione"
ha detto il procuratore della Repubblica di Taranto, Franco Sebastio,
rispondendo alle domande dei giornalisti che gli chiedevano se avesse
una soluzione per risolvere la difficile questione dell'Ilva.
Sebastio ha anche detto che, "insieme al procuratore generale della
Corte di Appello di Lecce" (Giuseppe Vignola ndr) si sta valutando la
possibilità di incontrare domani il ministro dell'Ambiente, Corrado
Clini, alla presenza dei due commissari governativi Vitaliano Esposito e
Alfio Pini. Il rappresentante del governo sarà domani nella città
ionica dove in prefettura è previsto un incontro con le parti sociali e
gli enti locali fissato alle 15. Il procuratore ha comunque precisato
che un eventuale incontro con il ministro avverrebbe sicuramente dopo la
riunione prevista in prefettura. Adnkronos
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