«Si sequestrino le quote dei Riva nell’Alitalia»
La procura sequestri i beni della famiglia Riva. A
chiederlo sono i familiari di due uomini, uno dei quali ex operaio
Ilva, deceduti per malattie che potrebbero essere collegate alle
emissioni inquinanti della fabbrica. L'esposto, a firma dell'avvocato
Giuseppe Lecce, chiede il sequestro conservativo dei beni mobili ed
immobili che fanno capo “ai legali rappresentanti dell’Ilva S.p.A., ivi
comprese le quote societarie, in misura pari al 10,62% del capitale
sociale, detenute dal Gruppo Riva tramite la società Riva Fire S.p.A.
(…) nell’Alitalia-Compagnia Aerea Italiana Spa”. Nei mesi scorsi i
familiari dei uomini hanno depositato una querela ipotizzando il reato
di omicidio colposo nei confronti dei vertici dello stabilimento
siderurgico.
“In questa fase – ha spiegato l'avvocato Lecce –
sollecitiamo alla Procura il sequestro conservativo delle quote
Alitalia e dei beni mobili e immobili dei legali rappresentanti
dell'Ilva in relazione alle garanzie che l'azienda deve fornire per i
risarcimenti. È un atto che potrebbe chiedere anche autonomamente la
Procura per i danni all'erario e le spese sostenute. Viste le lungaggini
della complessa attività di indagini preliminari e il comportamento
processuale degli indagati, per i quali la Cassazione ha confermato le
misure cautelari, riteniamo ci siano tutti i presupposti necessari per
l'adozione della misura cautelare reale”.
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