giovedì 17 gennaio 2013

A proposito di Nicola Porro

Ecco un commento di un blogger amico al post: "Luci e ombre del caso Ilva"
Fabio Riva è latitante, si... si disse nelle mani della giustizia inglese... ma non si sa in realtà dove sia... stile Assange.
Con questo voglio dire che c'è molto di non detto, in termini di geopolitica, nella vicenda ILVA.
Quando sarà pronto, tra non molto, scriverò quello che posso sostenere solo per via indiziaria... e non sarà una lettura "tranquilla".
Bene che tu te ne sia accorto.
Come ti sei accorto dell'ultima trovata di Nicola Porro.
Bene, fai un salto qui, se credi aggiungiti ai commenti da lui o da me. Non è cosa che possiamo far passare liscia senza controbattere apertamente (senza offendere, la tentazione è forte ma poi si ricade nel torto e si agevola l'interlocutore) :
http://corporeuscorpora.blogspot.it/2013/01/ilva-lettera-aperta-nicola-porro-che.html
Infine, leggi un pò quel che scrivo qui, penso sia di tuo pieno interesse... e magari aiutami, aiutiamoci a capirne qualcosa. Perchè la stampa ufficiale davvero fa di tutto per creare cortine di fumo... :
http://corporeuscorpora.blogspot.it/2013/01/ilva-biomonitoraggio-ancora-dati.html
Saluti!


In prima istanza abbiamo pensato di rispondere direttamente al commento ma poi, anche per sollecitare tutti i lettori ad una riflessione condivisa sulla questione sollevata dal blogger Abate di Teleme, abbiamo preferito pubblicare tutto in un post.
Per rispondere ci riallacciamo alle cortine di fumo di cui parla l'Abate.
Operando ormai da anni una sorta di critica dell'informazione abbiamo maturato la certezza che la stampa agisce per la stragrande maggioranza dei casi come impianto di diffusione di politiche di controllo della o di influenza sulla popolazione da parte delle forze che sono in grado di reclutarle.
Per chi ha esperienza di certe testate poi, già dai titoli è sempre emersa evidente la chiusura negazionista che è figlia di una deliberata volontà di confondere le acque (basta vedere l'articolo de Il Giornale sulla bustarella di Archinà pubblicato oggi, si legga il post Dopo Natale, anche carnevale con i suoi).
L'effetto di tutto ciò è che non esiste, ripetiamo non esiste, alcun interesse di questi giornalisti militanti a dare ascolto e a rappresentare una visione sinceramente personale e informata: il loro ruolo è solo quello di infiorettare e caricare di ironia, sarcasmo, improperi, violenze verbali, denunce apocalittiche e quant'altro i dispacci che arrivano dall'alto.
Tempo perso, a nostro parere, parlare a Nicola Porro... è più facile convincere un punteruolo rosso a lasciare la palma che ha infestato!
La caratteristica degli schieramenti di lettori in questo contesto caratterizzato dall'estremizzazione della contrapposizione politica e mediatica, è che ognuno crede solo ai suoi, e non c'è verso di diffondere un pensiero critico per quanto basato sulle più sensate, provate e comprensibili ragioni.
Solo quando i problemi toccano da vicino la gente e le loro famiglie nei valori più fondamentali della salute, del benessere, dell'ambiente di vita, allora, come capita oggi a Taranto (dove, lo ricordiamo, fino a pochi anni fa i cittadini impegnati sul fronte del rispetto di salute, economia e ambiente erano davvero pochi), il movimento diventa trasversale e i "messi" dei poteri che inquinano l'informazione vengono fischiati e contestati come i loro mandanti (si veda il destino di alcuni capi dei sindacati, ministri, giornalisti di parte, ecc...).

Anche la questione del biomonitoraggio è emblematica di come uno stesso documento possa avere chiavi di letture contrapposte che portano a titoli di giornale rassicuranti o allarmanti.
Non è solo un problema di relativismo, il classico bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, qui è sufficiente una goccia d'acqua sul fondo del bidone perchè troppi si mettano a gridare che c'è acqua per dissetare tutti!

Insomma, l'ennesimo Porro che si aggiunge alla schiera dei Pirro (non quello della battaglia ma Federico, il "lancillotto" dei Riva) e da degli "incoscienti/imbecilli" non più solo ai cittadini, ma perfino ad un intero potere dello stato, quello giudiziario, la cui autonomia è alla base della democrazia, non è una sorpresa per noi.
Il fascino del potere è una bestia antica.
E i trenta denari continuano a girare di mano in mano, mentre la cruna dell'ago resta ancora inattraversata.

2 commenti:

Abate di Théléme ha detto...

Più che davvero convincere Porro, non volevo lasciargli l'ultima parola sulla rete, chiamandolo in causa direttamente... ed alla fine ci son riuscito, sembrerebbe.
Nessun segno di vita, chi tace acconsente.

Tutto giusto quel che ho letto qui.

P.s. parrebbe che ci sia qualche possibilità che il ministro Clini ci faccia il favore di dimettersi... non ci giurerei, ma al FAI gira questa voce... ;)

Notte!

coxta ha detto...

Sul nostro blog è giunto questo commento che abbiamo sottoposto ai lettori... che si tratti di una risposta velata al vostro post? http://comitatopertaranto.blogspot.it/2013/01/liberta-e-partecipazione-sempre.html