Uno dei tanti documenti della siderurgia en plein air di Riva & co. nell'era del sequestro:
"Ilva taranto 15-10-12 nonostante il sequesto di 6 impianti perche ritenuti pericolosi per la salute degli operai e dei cittadini, l'azienda continua a produrre a ritmi elevati stabilendo addirittura record di produzione. Queste immagini sono state girate all'interno dello stabilimento vicino all'altoforno 5 dove dovrebbero essere iniziate le procedure di spegnimento invece con cadenza di 10-15 minuti avviene questo. Lascio a voi le dovute considerazioni."
"E' IMPOSSIBILE ed INAMMISSIBILE che il Ministro dell'Ambiente (Clini)
possa concedere l'Autorizzazione Integrata Ambientale all'Ilva e la
stessa Ilva possa anche richiedere alla magistratura il dissequestro
delle aree a caldo, quando sono evidenti queste perdite di fumi
inquinanti.
Ancora un video che mostra in maniera inequivocabile
la fuoriuscita di fumi sparsi e non convogliati (slopping)
dall'Acciaieria 2 il 14 Ottobre 2012.
Con questi video le
Ecosentinelle di Taranto, dimostrano che l'Ilva non rispetta affatto le
condizioni stabilite dalla Procura violando la prescizione della "non
facoltà d'uso".
Inoltre dimostrano che i milioni di euro
"investiti" nel recentissimo passato per ottenere l'A.I.A. non sono
serviti allo scopo. E come avrebbero mai potuto! L'Ilva è dentro la
città.
L'"Impianto di depolverazione" nel video inquadrato costato,
secondo l'Ilva, 30 milioni di euro, non trattiene i fumi pericolsi. E
come si può ben immaginare i primi a subirne le conseguenze sono gli
operai, i cittadini in primis le categorie più deboli bambini ed
anziani.
Alla faccia della gioiosa e festante inaugurazione di questo
impianto che tutta la politica, locale e nazionale, ci aveva venduto
come risolutivo."
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