mercoledì 24 ottobre 2012

Luci ed ombre di porpora

Non è che sia proprio chiaro il ruolo della Cei e di Santoro nella repressione di alcune correnti pauperistiche della chiesa in sudamerica... Ma quantomeno sottolineamo una personalità ed un senso di resposabilità diversi rispetto al simulacro che l'ha preceduto. Vedremo...

 Ilva: arcivescovo Taranto, "volevo salire sull'altoforno"  

"Volevo salire sull'altoforno per portare conforto agli operai, ma non mi hanno fatto salire per ragioni di sicurezza. Cosi' sono scesi loro a incontrarmi". Al briefing sui lavori del Sinodo, l'arcivescovo di Taranto, monsignor Filippo Santoro, racconta che cosa sia la Nuova Evangelizzazione per lui, tornato in Italia dopo 27 anni in Brasile, prima da prete e poi da vescovo. "Lo stile pastorale brasiliano - spiega il presule - e' quello di entrare immediatamente in contatto con la gente. La prossimita' della Chiesa alle persone e ai loro problemi". "A Taranto - racconta - ho incrociato un corteo e fermata la macchina ho continuato a piedi, i partecipanti mi hanno applaudito". "A Taranto - esemplifica ancora l'arcivescovo Santoro - sono andato dagli operai che rischiano la disoccupazione per la questione dell'Ilva, ma ho visitato anche le associazioni contro le leucemie e i tumori. L'attenzione del vescovo non e' un 'partito preso', la via deve essere quella di uno sviluppo sostenibile tutelando entrambi i valori: l'occupazione e la salute". "Accoglienza e condivisione sono necessari alla Nuova Evangelizzazione e il confronto tra le esperienze al Sinodo e' utilissimo, i vescovi latino americani portano la loro esperienza su questi aspetti e ascoltano con interesse - sottolinea il presule - la testimonianza dei padri che arrivano dalle realta' radicalmente secolarizzate dell'Occidente. Questo e' un segnale fortissimo, anche in Brasile, infatti, ho constato che gradualmente si affermano questi modi di vivere".
  E sono esperienze importanti, per Santoro, anche quelle presentate dai vescovi dell'Asia in tema di liberta' religiosa, e dell'Africa, dove i problemi sono ancor piu' drammatici.
  Dall'Assemblea dei vescovi latino-americani di Aparecida, spiega l'ex vescovo di Petropolis, e' arrivata l'indicazione di una "conversione pastorale" che ora, giura, "ritrovo nei documenti della Cei". (AGI)

Nessun commento: