Ilva, restano ai domiciliari Emilio e Nicola Riva e Luigi Capogrosso
Restano agli arresti domiciliari il patron dell'Ilva, Emilio Riva, 86 anni, suo figlio Nicola, 56 anni, ex presidente del cda e l'ex direttore dello stabilimento tarantino, Luigi Capogrosso, 57 anni. Lo ha stabilito il tribunale del Riesame di Taranto, (giudici De Tomasi, Ruberto e Incalza).
Per i giudici restano invariati i
pericoli di inquinamento probatorio e reiterazione del reato da parte
dei tre indagati, con riferimento alla "commissione sistematica ed
ininterrotta dei fatti criminosi per i quali si procede e della capacità
di Ilva spa di far avvicinare da propri dipendenti funzionari
pubblici". Per il Riesame l`ex direttore Capogrosso, nonostante abbia
lasciato l`incarico in Ilva, potrebbe ancora inquinare le prove del
futuro processo avvicinando potenziali testimoni.
Anche i due Riva, si legge nelle cinque
pagine del provvedimento, hanno fatto pressioni "anche tramite gravi
illeciti" per incidere sui procedimenti amministrativi e giudiziari in
corso "essendo manifesta la volontà dei predetti di adoperare ogni mezzo
per smarcarsi dalle gravi accuse mosse nei loro confronti".
I Riva, scrivono i giudici, potrebbero "organizzare ulteriori attività illecite" anche presso altri contesti industriali.
A sostegno di questa tesi, nel
provvedimento sono menzionati i diversi precedenti penali di Emilio e
Nicola Riva, "quale ulteriore concreto elemento sintomatico della
comprovata capacità a delinquere, avendo costoro dimostrato totale
indifferenza verso l'incolumità pubblica e individuale". (rainews)
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