Ilva: azienda paga 2,5 mln a regione per discarica abusiva a Taranto
(Adnkronos) - L'assessorato al Bilancio della
Regione Puglia ha concluso l'iter amministrativo avviato dopo il
sequestro di una vasta area all'interno dello stabilimento siderurgico
'Ilva di Taranto, avvenuto nel febbraio 2009 quando la Guardia di
Finanza aveva posto i sigilli ad una grande discarica abusiva. Nella
zona oggetto del provvedimento, estesa per 83.500 metri quadri, erano
state stoccate in maniera illecita circa sessantamila tonnellate di
rifiuti speciali, in parte anche pericolosi. Un accumulo che si e'
protratto per anni e, secondo quanto riferito dai militari intervenuti
sul posto, ha contaminato anche l'area circostante. L'assessorato ha
quantificato l'ecotassa evasa per l'attivita' di discarica abusiva e lo
sversamento incontrollato di rifiuti; la societa' ha aderito alla
contestazione fiscale emessa dagli uffici regionali, regolarizzando nei
termini di legge il pagamento del tributo e delle pesanti sanzioni
irrogate, per un totale di 2 milioni e 437 mila euro. ''Il lavoro - e'
scritto in una nota dell'assessore Michele Pelillo - si e' svolto in
sinergia con la Guardia di Finanza in virtu' della convenzione, siglata
nel 2007 e recentemente rinnovata, che vede impegnati anche i
Carabinieri, il Corpo Forestale dello Stato, l'Arpa e il Cnr, con
l'obiettivo della tutela dell'ambiente. Prosegue cosi' - commenta
l'assessore Pelillo - l'opera di controllo del mio assessorato per
contrastare i reati ambientali, in collaborazione con gli organi di
polizia giudiziaria, le forze dell'ordine e i tecnici preposti alla
verifica dei casi di inquinamento. La conclusione del procedimento
tributario - conclude - rappresenta un successo che da' seguito
all'intervento di sequestro e pone un limite alla commissione di
illeciti di questo tipo''.
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