Caso Ilva. Pediatri oncologici: “Siamo preoccupati. Servono indagini più approfondite”
L’Aieop chiede l’istituzione di un Registro oncologico
pediatrico nazionale e più risorse per approfondire il quadro ed
elaborare soluzioni, anche in riferimento all’allarme nella zona di
Taranto. In Italia l’incidenza dei tumori infantili negli anni ‘80-‘90
avrebbe registrato un incremento medio annuo del 2%.
“Una
fotografia esatta dell’incidenza dei tumori infantili in Italia sarà
possibile solo con l’istituzione di un Registro Oncologico Pediatrico
Nazionale. I numeri delle neoplasie in questa fascia d’età nella città
di Taranto non sono completi. Vi sono dati, in attesa di conferma,
peraltro riconosciuti dal mondo scientifico, che evidenziano una elevata
incidenza di casi di leucemie e altri tumori caratteristici dell’età
pediatrica, soprattutto nel primo anno di vita. È comprensibile la
preoccupazione dei cittadini dopo la presentazione del progetto
‘Sentieri’ sui siti inquinati, che necessita però di un’ulteriore
validazione scientifica”.
Ad affermarlo Fulvio Porta, presidente dell’Aieop (Associazione
Italiana Ematologia Oncologia Pediatrica), che ritiene indispensabile
realizzare indagini con modalità appropriate sull’incidenza dei tumori
in età pediatrica e adolescenziale, soprattutto nei 44 siti già oggetto
del progetto “Sentieri” (tra cui Taranto).
“È necessario – spiega Porta - stanziare risorse e creare una rete che
riunisca tutte le Istituzioni che hanno competenza su questa
problematica: Istituto Superiore di Sanità, Airtum (Associazione
Italiana Registri Tumori) e Aie (Associazione Italiana Epidemiologi), in
collaborazione con Fiagop (Federazione Italiana Associazioni Genitori
di Oncologia Pediatrica) e Isde (Società Italiana dei Medici per
l’Ambiente)”. In Italia circa 1500 bambini ogni anno sono colpiti da una
neoplasia.
Porta ha quindi annunciato che per le aree attualmente monitorate, che
corrispondono a circa il 47% della popolazione infantile italiana, Aieop
e Airtum stanno completando un rapporto che sarà reso pubblico entro la
fine dell’anno. “L’incidenza dei tumori infantili negli anni ‘80 e ‘90 è
significativamente aumentata con un incremento medio annuo del 2%.
Secondo il nuovo rapporto in pubblicazione, a partire dal 1997
l’incremento annuo osservato nei 10 anni precedenti si è stabilizzato,
pur rimanendo elevata l’incidenza (circa 170 nuovi casi/anno/milione di
bambini a fronte dei 140 nei principali Paesi Europei). In base ai dati
dei Registri Tumori, l’Italia si colloca fra le popolazioni con un
aumento dei tassi di incidenza più elevato per le neoplasie in generale
e, in particolare, per linfoma di Hodgkin, neuroblastoma e tumori
renali. Ricordiamo però che oggi fortunatamente il 70% dei piccoli
guarisce”.
“A breve – ha affermato Roberto Rondelli, coordinatore del Gruppo di
Lavoro Epidemiologia e Biostatistica dell’Aieop - verranno inoltre
presentati i risultati dello studio SETIL sull’eziologia delle leucemie e
altri tumori infantili, condotto dal 1998 e coordinato da Corrado
Magnani, che ha esaminato l’eventuale relazione tra elevata incidenza
dei tumori infantili e fattori ambientali (onde elettromagnetiche,
abitudini domestiche, pesticidi)”.
“È importante – ha concluso Giuseppe Masera, uno dei fondatori
dell’Aieop - rispondere subito alla forte preoccupazione, soprattutto
dei genitori, per la elevata incidenza dei tumori pediatrici, in
particolare nel primo anno di vita. È urgente attivare la rete indicata
dal Presidente Fulvio Porta”. (Quotidianosanità)
Nessun commento:
Posta un commento