giovedì 11 ottobre 2012

Ma il tagliando dell'auto serve per l'ambiente o per l'efficienza?

La magia di capitan Ferrante e l'aiutino mediatico degli amici del Sole 24 ore ritentano per l'ennesima volta dai tempi degli accordi di programma e della prima AIA a trasformare magicamente gli investimenti in spese per l'ambiente!

E noi chi siamo! Gli scemi del villaggio? O pensano che Taranto e l'Italia siano un villaggio di scemi?
 

Ilva, utili per 1,4 miliardi 1,1 investiti per l'ambiente



Una redditività netta complessiva pari a 1,4 miliardi di euro, interamente mantenuta all'interno dell'azienda. Un totale di 6,1 miliardi di euro investiti, di cui 1,1 destinati alla salvaguardia ambientale. Questo, al di là di qualunque valutazione di merito sulla qualità o la correttezza degli interventi fatti, dicono i numeri dei diciassette anni di gestione Riva dell'Ilva.
Analizzando i bilanci del gruppo siderurgico negli ultimi anni (si veda la tabella accanto) emerge, innanzitutto, la capacità dell'Ilva di generare ricchezza. In questi anni ci sono stati periodi bui (soprattutto quelli più recenti), ma anche cicli di grande crescita. I numeri dicono che nonostante le note difficoltà vissute dal mercato siderurgico negli ultimi tre anni (durante i quali l'azienda di Taranto ha perso 1,1 miliardi di euro), la gestione industriale ha prodotto, durante gli anni della famiglia Riva, un reddito pari a 2,1 miliardi di euro: la redditività netta complessiva, dal 1995 al 2011, è stata in particolare pari a 1,4 miliardi di euro, nonostante negli ultimi tre anni sia risultata negativa per 446 milioni di euro.
Per quanto riguarda gli interventi, un'analisi dei bilanci evidenzia come, negli ultimi diciassette anni di gestione, l'Ilva abbia effettuato investimenti in immobilizzazioni materiali (terreni e fabbricati, impianti e macchinari, attrezzature industriali e commerciali e altri beni) per 6,1 miliardi. Il 90% di queste spese deriva da autofinanziamento: oltre agli utili reinvestiti (1,4 miliardi di euro), l'azienda ha provveduto con gli ammortamenti (4,1 miliardi). Altri 620 milioni di euro, però, sono le risorse investite attraverso debiti contratti nei confronti di altre società del gruppo Riva e con le banche. Nello stabilimento di Taranto sono stati investiti ad oggi 4,6 dei 6,1 miliardi di euro complessivi: la somma destinata alla salvaguardia ambientale ammonta a 1,1 miliardi di euro.
Dal punto di vista finanziario, invece, l'aumento dei mezzi propri (il patrimonio netto in questi anni si è praticamente quadruplicato, salendo dai 621 milioni di euro del 1995 ai 2,4 miliardi del 2011) è stato controbilanciato da un incremento dei debiti finanziari, che oggi sfiorano i 3 miliardi (2,9) contro i 379 milioni di diciassette anni fa. I debiti finanziari sono aumentati soprattutto nell'ultimo quadriennio, da 1,8 a 2,9 miliardi di euro, a causa della riduzione dei flussi di cassa provocata dai risultati negativi della gestione industriale (per circa 805 milioni). La contrazione del cash flow ha rallentato così gli investimenti in immobilizzazioni materiali, quasi dimezzati rispetto al triennio precedente.
L'ultimo bilancio di Ilva spa, relativo al 2011, evidenzia una perdita netta di 35,5 milioni, nonostante un aumento dei volumi rispetto all'anno precedente, quando il risultato finale era stato positivo per 43,7 milioni di euro.
L'anno scorso i ricavi hanno superato i 6 miliardi di euro, oltre il 30% in più (l'incremento è giustificato dall'aumento dei volumi, ma anche dall'aumento dei prezzi medi di vendita) rispetto ai 4,6 miliardi dell'anno prima. Anche alla voce costi, però, si registra una crescita: i costi delle materie prime fanno segnare un incremento (+36,1%) superiore a quello dei ricavi. Come diretta conseguenza, il margine operativo lordo della gestione industriale è peggiorato, passando da 121 milioni di euro a 36 milioni. Al netto di ammortamenti e accantonamenti, il reddito operativo finale è negativo per 360 milioni, contro il «rosso» di 261 milioni dell'anno prima.

In 17 anni di gestione Riva, Ilva ha investito complessivamente 6,1 miliardi: 1,4 provengono dagli utili reinvestiti, 4,1 sono riconducibili agli ammortamenti. In aggiunta all'autofinanziamento, Riva ha sborsato una somma di 620 milioni, riferita a debiti contratti nei confronti di banche e di altre società del gruppo
Praticamente quadruplicato, in questi anni, il patrimonio, salito dai 621 milioni di euro del 1995 ai 2,4 miliardi del 2001. Per contro, però, i debiti finanziari sono saliti a 2,9 miliardi, contro i 379 milioni di euro di diciassette anni fa
L'anno scorso Ilva spa ha generato una perdita netta di 35,5 milioni di euro, contro l'utile di 43,7 milioni maturato alla fine dell'esercizio precedente. Alla fine del 2011 i ricavi ammontavano a 6,026 miliardi di euro, in forte incremento rispetto ai 4,6 miliardi di fine 2010 (Sole24h)

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