lunedì 1 ottobre 2012

Solo l'ennesima carta?

Ilva, Consiglio comunale approva documento proposto da Bonelli: ecco i punti principali

 TARANTO – Il Consiglio comunale di Taranto riunitosi oggi ha approvato un documento proposto dal presidente dei Verdi Angelo Bonelli molto importante per il futuro della città.

Stando a quanto si legge in una nota dei Verdi, il documento in questione, indirizzato al Governo e alla Regione chiede:
1) L’applicazione del principio europeo ‘chi inquina paga’, contabilizzando le somme che Ilva s.p.a. deve per le bonifiche. Ricordiamo che l’Ilva ha un patrimonio di 2,5 miliardi di euro e utili non divisi per 1,5 miliardi di euro;
2) Di dichiarare il lavoro svolto nel Polo siderurgico dell’Ilva altamente usurante, prevedendo il prepensionamento a parita’ di salario per chi abbia 20 anni di lavoro;
3) Di riconoscere ai lavoratori dell’Ilva il contratto da siderurgici e non da metalmeccanici, prevedendo la compensazione economica per gli anni pregressi;
4) L’istituzione di un fondo congruo per il risarcimento dei lavoratori e delle vittime dell’inquinamento;
5) L’applicazione in sede della procedure AIA (Autorizzazione integrata ambientale) dell’articolo 8 dlgs 59/2005 prevedendo l’obbligo di usare le migliori tecnologie in assoluto e non le migliori tecnologie disponibili che come afferma la legge sono quelle economicamente disponibili per l’azienda;
6) La sospensione dei pareri rilasciati relativamente ai progetti ‘Tempa Rossa’, Eni, Cementir e ai nuovi inceneritori in una citta’ fuorilegge dal punto di vista dell’inquinamento;
7) l’Istituzione di una No-Tax Area dichiarando Taranto area economicamente e socialmente svantaggiata al fine di attirare investimenti, nuove imprese e nuova occupazione”.
”L’approvazione del documento proposto dagli ambientalisti da parte del Consiglio comunale di Taranto – ha dichiarato Angelo Bonelli, leader del partito del ‘sole che ride’ – non solo dimostra che abbiamo cultura di governo ma che siamo in grado di elaborare proposte per fare uscire la citta’ da un modello produttivo alla diossina che e’ responsabile di un’emergenza sanitaria e ambientale senza precedenti.
É necessario avviare immediatamente un processo di conversione economica che si lasci alle spalle un sistema produttivo che provoca malattia e morte’’.
(Ilquotidianoitaliano)

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