Ilva: ultimatum procura Taranto, "5 giorni per avvio spegnimento"
Cinque giorni per spegnere gli impianti sotto sequestro: i custodi e la Procura di Taranto lanciano l'ultimatum all'Ilva con una nuova direttiva fatta notificare stasera. L'Ilva in pratica dovra' dare corso al piano di fermate gli impianti, a partire dall'altoforno 1, che i custodi avevano gia' consegnato all'azienda nelle scorse settimane al fine di bloccare le emissioni inquinanti. In un vertice di qualche giorno fa tra custodi e Procura, i custodi avevano infatti lamentato come l'Ilva non avesse attuato le direttive impartite e come lo stop degli impianti fosse sostanzialmente rimasto sulla carta. Di qui la decisione di imprimere una stretta che stasera si e' concretizzata nella nuova direttiva. Qualora l'Ilva non adempisse, la Magistratura fara' ricorso anche a tecnici esterni. Il piano delle fermate partira' dall'altoforno 1 e da alcune batterie delle cokerie e si estendera' progressivamente a tutti le aree oggetto di sequestro. Dovra' fermarsi anche l'altoforno 5 che e' il cuore produttivo dell'Ilva. Questo, come ha gia' dichiarato l'azienda, determinera' contraccolpi occupazionali in quanto lo stop all'altoforno 5 si ripercuotera' anche sulle attivita' a valle di altiforni e acciaierie non oggetto di sequestro. (AGI)
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