mercoledì 25 novembre 2009

Quanto male fa l'aria di Taranto?

INQUINAMENTO ED EFFETTI A BREVE TERMINE SULLA SALUTE: DAI PROGETTI DI RICERCA ALLA SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA

Presentati oggi, 25 novembre a Roma i risultati del progetto EpiAir, che ha l’obiettivo di definire i requisiti e le procedure di un sistema di sorveglianza epidemiologica dei danni da inquinamento atmosferico urbano in Italia.

Le evidenze epidemiologiche relative all’impatto sulla salute dell’inquinamento atmosferico urbano, a partire dai gravi episodi degli ‘30-’50, hanno ispirato importanti decisioni legislative, sia a livello nazionale che sopranazionale. I risultati degli studi epidemiologici condotti negli ultimi 15 anni hanno avuto notevole importanza nella revisione delle linee guida sulla qualità dell’aria negli Stati Uniti e in Europa. A partire dal 1999 l’Unione Europea ha stabilito limiti per le particelle sospese, il biossido di azoto e l’ozono e la legislazione italiana ha recepito parte delle direttive Europee nel contesto nazionale.

In Italia sono stati condotti numerosi studi epidemiologici sugli effetti dell’inquinamento atmosferico e il problema è di interesse per i differenti livelli istituzionali coinvolti. Nel 2007 il Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM), organismo di coordinamento tra il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali e le regioni, ha promosso il progetto EpiAir “Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione”, con l’obiettivo generale di definire i requisiti e le procedure di un sistema di sorveglianza epidemiologica dei danni da inquinamento atmosferico urbano in Italia.

I risultati del progetto EpiAir sono presentati oggi, 25 novembre a Roma, in occasione del Seminario “Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione” e sono disponibili in due volumi pubblicati come supplementi di E&P: Inquinamento atmosferico e salute, sorveglianza epidemiologica e interventi di prevenzione presenta i dati analitici (alle pagine 138-139 la scheda su Taranto 2001-2005 curata da M. Serinelli, M.A. Vigotti, R. Primerano, A. Bruni, S. Minerba), Inquinamento atmosferico e salute umana, ovvero come orientarsi nella lettura e nell’interpretazione di studi ambientali, tossicologici ed epidemiologici, illustra le linee guida rivolte agli operatori della prevenzione e dell’ambiente.

Le premesse e le basi del progetto EpiAir, necessarie a capire i risultati dell’indagine, sono state quelle di analizzate le informazioni disponibili sugli effetti sanitari avversi dell’inquinamento atmosferico in Europa ed in Italia e sono stati individuati i punti critici e le potenzialità per l’avvio del progetto di sorveglianza epidemiologica.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità considera l’incremento della morbosità cardio-respiratoria e l’incremento di mortalità generale come effetti sanitari accertati dell’inquinamento atmosferico, ancora documentabili persino nei paesi sviluppati dotati di sistemi di controllo della qualità dell’aria.

La comunità clinica ha fornito importanti contributi alla diffusione e condivisione di queste evidenze scientifiche. Si ritiene che le polveri sospese in atmosfera, per le loro caratteristiche fisiche e tossicologiche, siano l’inquinante più importante dal punto di vista dell’impatto sanitario e biologico. Le polveri di diametro inferiore a 10 micron (mm), definite PM10, sono quelle di prevalente interesse sanitario, in quanto capaci di superare la laringe e depositarsi nelle vie aeree. Il PM10, d’altra parte, include diverse componenti. Le polveri più grandi (coarse) hanno un diametro aereodinamico >2.5mm e sono spesso di origine naturale (suolo). Le polveri fini (diametro <2.5mm)> Taranto, Palermo, Cagliari).

In sintesi, il Progetto ha realizzato:
- Linee guida per la interpretazione dei dati di esposizione ad inquinanti ambientali, dei dati tossicologici e dei dati epidemiologici.
- La raccolta sistematica dei dati sui parametri ambientali a rilevanza sanitaria nelle grandi città italiane.
- L’analisi dei fenomeni sanitari rilevanti (mortalità e ricoveri ospedalieri) per il monitoraggio dell’impatto dell’inquinamento atmosferico nelle grandi città italiane.
- I rapporti tecnici sulle misure di associazione tra inquinanti ambientali ed effetti sanitari target (mortalità e ricoveri ospedalieri per cause cardiovascolari e respiratorie), corredati da una stima della popolazione a rischio e delle sue caratteristiche.
- La revisione sistematica degli studi di efficacia delle misure per le riduzione dell’inquinamento atmosferico.
- Il repertorio delle azioni locali intraprese dalle amministrazioni dei dieci Comuni di EpiAir per ridurre l’inquinamento atmosferico da traffico veicolare ed i suoi effetti sulla salute.

In conclusione sono state create le basi per avviare in Italia un programma di sorveglianza dell’impatto sanitario, dell’inquinamento atmosferico urbano e per fornire indicatori ambientali e sanitari affidabili e standardizzati utili sia a guidare lo sviluppo di politiche di prevenzione, sia a valutare l’efficacia degli interventi preventivi sul breve e lungo periodo.

Sintesi a cura di Veronica Freni su un articolo di Francesco Forastiere e Annunziata Faustini per il Gruppo collaborativo EpiAir

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