PAZIENZA E FIDUCIA SONO FINITE.
MO' AVASTE!
Sino al giorno della Manifestazione del 28 Novembre, i Comitati di Quartiere di Taranto saranno presenti nelle strade e nelle piazze della città
per una serie di iniziative di sensibilizzazione in merito alla questione ambientale, che
si svolgeranno secondo il seguente calendario:
MERCOLEDI 25 NOV. Volantinaggi,
ORE 10:30 C/O MERCATO RIONALE SALINELLA/UNIVERSITA'
ECONOMIA AZIENDALE, Quartiere Salinella
GIOVEDI 26 NOV. Volantinaggi,
ORE 10.00 C/O MERCATO DEL PESCE, SCESA VASTO, Quartiere Città Vecchia –
ORE 10:30 C/O MERCATO RIONALE/UNIVERSITÀ DEGLI STUDI, Quartiere Paolo VI
ORE 15:00 C/O VARCO 3, ENI
ORE 18:30 INCONTRO-DIBATTITO:
“OLTRE LA MANIFESTAZIONE: PER NON FERMARSI AL 28 NOVEMBRE ”
ORE 20:30 CENA SOCIALE
C/O Comitato di Quartiere “Città Vecchia”,
Via Arco Paisiello (nei pressi dell'Ufficio Postale)
VENERDI 27 NOV. Volantinaggio
ORE 14:00 C/O PORTINERIA D, ILVA
SABATO 28 NOV. Manifestazione
ORE 9:00 Via Di Palma Ang. Via Crispi
(nei pressi dell'edicola)
PADRONI E ISTITUZIONI DI TRUFFE E INGANNI COMPLICI E COMPARI DA TANTI ANNI MO' AVASTE!Invitiamo tutti/e a partecipare direttamente alle iniziative. Per contatti e informazioni:
Comitato.di.quartiere@email.it Tel. 099 4716012 op: 099 4721307
COMITATI DI QUARTIERE TARANTO
Ecco il testo del volantino:
OLTRE LA MANIFESTAZIONE
Il 28 novembre la città, come l'anno scorso, manifesterà contro un inquinamento che è tra i più gravi d'Europa. Sarà un altro segnale, ma non potrà decidere tutto.
Ancora meno deciderà il referendum sulla chiusura totale o parziale dell'Ilva, agitato con gran chiasso dalla stampa. Perché è unicamente consultivo: esprime cioè un parere che può facilmente restare lettera morta, come per il Petrolchimico di Marghera. A Riva non fa assolutamente paura, ma coglierà l'occasione per tentare di minacciare e ricattare, creando divisione tra fabbrica e città.
Solo noi cittadini, se siamo uniti, possiamo tentare di cambiare qualcosa. Non possiamo fidarci dei politici. Abbiamo problemi serissimi: disoccupazione, nocività e mortalità interne ed esterne all'area industriale, attività produttive tradizionali minacciate dall'inquinamento, sanità inadeguata.
Riguardo agli amministratori: possiamo fidarci di chi parla di raccolta differenziata dei rifiuti e poi riattiva un inceneritore? Di chi, riguardo alla tutela del mare, non dice nulla sui dragaggi?
Per questo, partecipiamo alla manifestazione del 28 novembre e organizziamoci insieme a chi vuole costituire un controllo popolare su tutte le questioni determinanti per la città. Non basta una sola grande manifestazione per risolvere tutto. Occorre che la città conosca le condizioni della fabbrica, che cittadini e operai impongano insieme, almeno, il rispetto delle leggi europee in materia di sicurezza e inquinamento, come primo tassello per una più ampia
rivendicazione di diritti troppo allungo disattesi. Perché rispettando la vita degli operai e la salute dei cittadini non si è costretti a chiudere una fabbrica, si fanno meno profitti. Ma occorre anche ampliare l'occupazione, intervenendo da subito su questioni ambientali; e occorre progettare e imporre, noi cittadini, un futuro della città fatto di lavori che ne risanino l'ambiente.
PAZIENZA E FIDUCIA SONO FINITE. MO' AVASTE!
Comitati di quartiere Taranto
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