domenica 29 novembre 2009

Giornalisti disinteressati?

Ecco due imbarazzanti articoli comparsi sulla stampa locale all'indomani della grande manifestazione Altamarea.
Il primo, su Tarantosera, è semplicemente pietoso: di una grandissima manifestazione organizzata da cittadini e associazioni, cui hanno aderito un'infinità di sigle e gruppi, viene fuori un trafiletto di trascrizioni di qualche slogan e "l'appello" degli amministratori presenti. Poi si lascia la parola a chi con tutto ciò non c'entrava proprio nulla: i politici! (forse si vuole dare un "colore" ad Altamarea per suscitare diffidenza e qualunquismo?)
Il secondo, sul Corriere del Mezzogiorno di oggi a pagina 2, è ancora più patetico. Bechis, nel giorno della massima sensibilizzazione e autodeterminazione della città, si mette a spettegolare in mezzo ai gruppi alla ricerca dello scoop preconfezionato: dalla divisione interna al corteo, all'invenzione dei professionisti dell'ambiente, alla conta degli operai (che non torna, perchè anche senza striscione, gli operai erano con le loro famiglie in strada!), ai contrasti per salire sul palco.
Certo, era da principianti dire ciò che è stata la marcia: una bellissima mattinata dove la voglia e la sensibilità di ciascuno si sono espresse liberamente, come mai in questa città, in un corteo multicolore, festoso, ordinato...
Cose da piccoli redattori imberbi.
Più difficile trovare la zizzania e dimostrare con prove raffazzonate che, anche nella festa, c'è una crisi imminente, quasi gloriandosi di avere conferma di ciò che ha sempre saputo: che quelle pecore incivili dei tarantini anche questa volta hanno sbagliato tutto e che la storia per loro è scritta da un'altra parte!
Bravo Bechis! Ma la fantasociologia serve solo a chi ha interesse a sminuire la portata storica di una reazione inattesa. Bastava parlare con le persone (ah, Bechis come siamo lontani dalle persone!... siamo così abituati alla retorica dei politici che non capiamo più la semplicità e l'ingenuità della gente comune) in marcia per accorgersi che la gente era lì per un fine unico e condiviso. Il frutto di anni di sensibilizzazione portata avanti spesso in contrasto con i media pilotati.
Nessun professionista dell'ambiente in strada, solo un piccolo professionista della fantasia davanti ad un terminale di personal computer!

2 commenti:

nicolaclementina ha detto...

Bravissimo! Abbiamo a Taranto molti bravi giornalai...Bechis in testa il quale è molto bravo al computer non scende tra la gente e scrive solo per sensazionalismo senza conoscere i fatti reali. Evidentemente il suo editore vuole così.

coxta ha detto...

Basta confrontarlo con la qualità degli interventi sul corriere del giorno, i cui giornalisti non hanno lasciato neanche per un attimo la manifestazione dall'inizio alla fine...