Per ottenere l'istituzione del Parco Regionale Terra delle Gravine, nel dicembre 2005, sono stati necessari 30 anni di mobilitazioni. In tanti crediamo che il Parco sia lo strumento più idoneo per dare un futuro a una terra che possiede un patrimonio naturale, paesaggistico e storico di valore straordinario, ma sofferente per via della grave crisi del settore agro-zootecnico e di un comparto industriale in declino, ma ad alto impatto ambientale.
Invece di vedere nel Parco la scommessa per sperimentare modalità di sviluppo sostenibile, basato sulla valorizzazione delle peculiarità del territorio e delle sue produzioni tipiche, molti sindaci e alcune associazioni di categoria hanno guidato una vera e propria campagna strumentale anti-parco, incentivando le richieste di esclusione dall'area protetta.
Se le richieste fossero accolte, porterebbero a un tale frastagliamento da decretare la morte del Parco che, per legge, deve invece essere “un sistema omogeneo, individuato dagli assetti naturali dei luoghi, dai valori paesaggistici ed artistici e dalle tradizioni culturali delle popolazioni locali”.
La Regione, per non ridurre la perimetrazione dell'area protetta, è orientata a creare una zona 3 con minori vincoli per le aree di prevalente interesse agricolo, modifica che potrebbe compromettere comunque l'integrità del Parco.
Inoltre subisce forti pressioni politiche trasversali, accentuate sotto campagna elettorale, nonché pressioni di associazioni di categoria come la Confagricoltura, di alcuni sindaci e delle lobbies venatorie, che fanno di interessi particolari il loro vessillo.
E' sconcertante che l'interesse collettivo di tutela e valorizzazione della Terra delle Gravine sia subordinato, da parte di taluni sindaci, agli interessi di pochi. E' inoltre paradossale che tali sindaci, pur chiedendo la riduzione dell'area protetta, hanno già fruito o fruiranno in futuro di premialità e vantaggi economici e finanziari per i loro Comuni,grazie al fatto cheuna parte del relativo territorio si trova nel Parco!
Potete mandare una mail con il testo sottostante o uno simile al Presidente della Regione Puglia segreteria.presidente@regione.puglia.it, all'Assessore regionale all'ambiente m.losappio@regione. puglia.it, al Presidente della Provincia presidente.giunta@ provincia. ta.it e ai Sindaci dei Comuni del Parco:
“In questi giorni il Parco Terra delle Gravine corre il rischio di scomparire per le domande di esclusione presentate da proprietari di suoli e aziende. Chiediamo con forza che questo non accada e che il Parco riesca a diventare strumento di tutela e di valorizzazione del territorio, indispensabile in un percorso alternativo ed ecosostenibile di sviluppo.”
Se le richieste fossero accolte, porterebbero a un tale frastagliamento da decretare la morte del Parco che, per legge, deve invece essere “un sistema omogeneo, individuato dagli assetti naturali dei luoghi, dai valori paesaggistici ed artistici e dalle tradizioni culturali delle popolazioni locali”.
La Regione, per non ridurre la perimetrazione dell'area protetta, è orientata a creare una zona 3 con minori vincoli per le aree di prevalente interesse agricolo, modifica che potrebbe compromettere comunque l'integrità del Parco.
Inoltre subisce forti pressioni politiche trasversali, accentuate sotto campagna elettorale, nonché pressioni di associazioni di categoria come la Confagricoltura, di alcuni sindaci e delle lobbies venatorie, che fanno di interessi particolari il loro vessillo.
E' sconcertante che l'interesse collettivo di tutela e valorizzazione della Terra delle Gravine sia subordinato, da parte di taluni sindaci, agli interessi di pochi. E' inoltre paradossale che tali sindaci, pur chiedendo la riduzione dell'area protetta, hanno già fruito o fruiranno in futuro di premialità e vantaggi economici e finanziari per i loro Comuni,grazie al fatto cheuna parte del relativo territorio si trova nel Parco!
NOI CREDIAMO CHE IL PARCO, L'AMBIENTE, IL PAESAGGIO SONO UN BENE DI TUTTI E VANNO TUTELATO DA TUTTI! CREDIAMO INOLTRE CHE IL PARCO POSSA
ESSERE IL VOLANO DI UNA RIPRESA BASATA SULLA VALORIZZAZIONE DELLE TIPICITÀ DELLA NOSTRA TERRA.
Facciamo sentire la nostra voce a difesa del Parco Regionale della Terra delle Gravine !ESSERE IL VOLANO DI UNA RIPRESA BASATA SULLA VALORIZZAZIONE DELLE TIPICITÀ DELLA NOSTRA TERRA.
Potete mandare una mail con il testo sottostante o uno simile al Presidente della Regione Puglia segreteria.presidente@regione.puglia.it, all'Assessore regionale all'ambiente m.losappio@regione. puglia.it, al Presidente della Provincia presidente.giunta@ provincia. ta.it e ai Sindaci dei Comuni del Parco:
“In questi giorni il Parco Terra delle Gravine corre il rischio di scomparire per le domande di esclusione presentate da proprietari di suoli e aziende. Chiediamo con forza che questo non accada e che il Parco riesca a diventare strumento di tutela e di valorizzazione del territorio, indispensabile in un percorso alternativo ed ecosostenibile di sviluppo.”
Coordinamento provinciale per il Parco Terra delle Gravine
Legambiente
Lipu
WWF
Federazione Speleologica Pugliese
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